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Esplode una palazzina durante uno sgombero: tre carabinieri morti e 21 feriti. Arrestati 3 fratelli
Crolla un casolare durante l’intervento delle forze dell’ordine: fermati due sessantenni, un terzo familiare è in fuga. La casa è distrutta e avvolta dalle fiamme
CASTEL D’AZZANO (VE) – Un drammatico bilancio quello dell’esplosione avvenuta questa notte in una casa colonica a Castel D’Azzano, alle porte di Verona: tre carabinieri hanno perso la vita, mentre 15 tra militari dell’Arma e agenti di polizia sono rimasti feriti, alcuni in modo grave. A perdere la vita il Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, il Carabiniere Scelto Davide Bernardello e il Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà.
Arrestati tre fratelli
L’incidente è avvenuto nel corso di uno sgombero forzato disposto per liberare l’edificio, al cui interno si trovavano tre familiari, due uomini e una donna, tutti intorno ai 60 anni. La deflagrazione ha causato il crollo completo del casolare a due piani, travolgendo il personale impegnato nelle operazioni. Due dei tre occupanti – Un uomo e una donna di circa 60 anni, fratelli, sono stati fermati dalle forze dell’ordine, mentre un terzo familiare si era dato alla fuga ma è stato fermato in mattinata. Si tratta di Franco Ramponi, di 65 anni, sorpreso dai militari del Nucleo investigativo in una campagna di sua proprietà. L’uomo non ha opposto resistenza. Secondo le prime informazioni, le forze di polizia erano intervenute per sgomberare l’abitazione, al cui interno c’erano tre persone, quando c’è stata la deflagrazione. L’intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti.
Casolare saturo di gas
Il casolare era saturo di gas e l’esplosione è stata innescata all’apertura della porta d’ingresso che ha investito le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che stavano facendo irruzione Al momento dell’esplosione, sul posto erano presenti anche squadre dei Vigili del Fuoco e diversi sanitari del Suem 118, in supporto alle attività di sgombero. Proprio il tempestivo intervento dei soccorsi ha permesso di evitare un bilancio ancora più grave, ma per i tre carabinieri non c’è stato nulla da fare: uno di loro è stato estratto senza vita dalle macerie poco più di mezz’ora dopo l’esplosione. La casa colonica è andata completamente distrutta: le fiamme, divampate subito dopo la deflagrazione, stanno ancora impegnando decine di pompieri. I feriti sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali della zona. Una delle persone occupanti la casa risulta ferita, ma non in pericolo di vita.
Non è possibile esprimere il dolore che ha colpito l’intera Arma, a partire dal Com. Gen. Salvatore Luongo, per la scomparsa dei #Carabinieri Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, travolti dal crollo di un edificio a Castel D’Azzano (VR) durante attività di servizio pic.twitter.com/5rD0fjA9JF
— Arma dei Carabinieri (@_Carabinieri_) October 14, 2025
Le cause dell’esplosione non sono ancora state chiarite: tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, quella dell’atto deliberato per impedire lo sgombero. Bombole di gas e quel che resta di molotov sono state rinvenute nella casa colonica. I vigili del fuoco hanno recuperato 5 bombole che erano state collocate in più stanze della casa. e ora si trovano accatastate sul cortile. Sul posto sono attesi i tecnici dell’Arma e gli artificieri per una ricostruzione precisa della dinamica. Il prefetto di Verona e i vertici delle forze dell’ordine locali hanno espresso profondo cordoglio per la perdita dei tre militari, definendola una “tragedia che colpisce l’intera comunità e chi ogni giorno rischia la vita al servizio dello Stato”. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Verona, che nelle prossime ore deciderà le misure da adottare nei confronti dei fermati. Nel frattempo, l’intera area è stata messa sotto sequestro.
Il dolore del ministro Crosetto
«Con immenso dolore ho appreso stamattina della tragica scomparsa di tre Carabinieri, caduti in servizio questa mattina a Castel d’Azzano (VR), travolti da un’esplosione durante un’operazione di sgombero. Desidero rendere onore alla memoria del Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, del Carabiniere Scelto Davide Bernardello e del Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, che hanno sacrificato la propria vita compiendo fino all’ultimo il loro dovere al servizio del Paese. In questo momento di profonda tristezza, a nome mio personale, come Ministro della Difesa, come padre e come cittadino, e a nome di ogni donna e uomo della Difesa, esprimo il più sincero e commosso cordoglio alle famiglie delle vittime, ai loro cari e a tutta l’Arma dei Carabinieri. Ho manifestato la mia vicinanza al Comandante Generale dell’Arma, Generale Salvatore Luongo, assicurando la piena e concreta vicinanza della Difesa in questo momento così doloroso.
La grande famiglia della Difesa si stringe con affetto e rispetto intorno ai familiari dei militari caduti. Esprimo inoltre la mia più sentita vicinanza e il mio pieno sostegno ai Carabinieri, agli agenti delle forze dell’ordine e ai Vigili del Fuoco rimasti feriti nell’esplosione. A loro va il nostro pensiero, la nostra gratitudine e l’augurio di una pronta guarigione. Il loro coraggio, la loro dedizione e il loro spirito di servizio rappresentano un esempio straordinario di amore per il Paese e per i valori che lo tengono unito».

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