Tirreno
Pesticidi nelle cipolle rosse: indaga la Procura di Paola. Ordinanze antinquinamento ad Amantea e Nocera
PAOLA (CS) – La Procura di Paola sta indagando sull’utilizzo di pesticidi considerati non conformi nella coltivazione delle cipolle rosse lungo la fascia costiera tirrenica tra Amantea e Nocera Terinese. Il procuratore di Paola Domenico Fiordalisi, parlando ad un inviato della TGR Calabria sull’operazione che ha riguardato i depuratori dei Comuni costieri, aveva annunciato da settembre anche il monitoraggio di fiumi e insediamenti industriali tra Tortora fino Campora San Giovanni, ma in particolare in quelle zone da sempre legate alla produzione della cipolla rossa, che creerebbe grossi problemi di inquinamento. Il Quotidiano del Sud, in un articolo di oggi, evidenzia che i sindaci di Amantea e Nocera Terinese non hanno emesso due ordinanze simili dove viene vietato “l’utilizzo di fertilizzanti, pesticidi, funghicidi e liquami zootecnici nelle aree agricole confinanti con il mare e nelle vicinanze di pozzi, sorgenti e corsi d’acqua”.
Tutto questo mentre il Procuratore di Paola, avrebbe in mano alcune analisi eseguite in specifici tratti della fascia costiera di Amantea fino al confine con il comune Nocera Terinese. Nel monitoraggio – scrive ancora il Quotidiano del Sud – potrebbe finire anche il metodo di lavaggio del prodotto finito prima della messa in commercio. Sembrerebbe che in qualche caso sia stato scoperto che l’acqua derivante dal lavaggio della cipolla, finisca direttamente nella rete delle acque bianche come se fosse acqua piovana finendo poi nel mare. Le prime analisi, effettuate su campioni prelevati nei campi e nei mercati ortofrutticoli della zona avrebbero evidenziato la presenza di residui chimici oltre i limiti consentiti dalla normativa europea.
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