SCALEA (CS) – “Sono passati oltre nove mesi ed oggi posso dirlo”. Sono le prime parole del post pubblicato su Facebook dal sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, per raccontare delle minacce subite. «Sono passati nove mesi da quando una mattina ho rinvenuto sul vetro della mia auto un biglietto anonimo in cui, non troppo velatamente, venivo minacciato ed in cui venivo avvisato che “sanno dove abito”».
«Ho, ovviamente ed immediatamente, denunciato l’evento alle forze dell’ordine e ieri sono stato convocato dall’autorita’ competente da cui ho saputo che le indagini stanno continuando. Potrete togliermi, momentaneamente, la serenità ma – sottolinea il primo cittadino – non mi toglierete mai la determinazione ad andare avanti. Qualcuno dice che se si subiscono questi gesti vuol dire che si è sulla strada giusta ma di questo ne ero sicuro anche senza questo gesto vile. Vado avanti, andrò avanti, andremo avanti».
La solidarietà di Magorno
«Esprimo, a nome dell’Amministrazione Comunale e di tutta la Città di Diamante, la mia solidarietà al sindaco di Scalea, l’avv. Giacomo Perrotta, per le minacce di cui si è avuta notizia in queste ore. Condivido e sostengo il suo fermo intendimento di proseguire il suo lavoro, senza essere in alcun modo influenzato da ogni tentativo intimidatorio. Non è ammissibile, infatti, che l’attività amministrativa – prosegue Magorno – sia in alcun modo fermata da chi tenta illeggittimamente di inquinare la vita democratica. Su questo, così come su altri episodi accaduti nel nostro territorio occorre proseguire uniti e con la necessaria fermezza. Auspichiamo pertanto che sia fatta luce sulle minacce rivolte al sindaco Perrotta».