Altri 24 migranti positivi tra Amantea e Campora San Govanni porta a 91 il totale dei contagi nel centro tirrenico. Una situazione che continua a rimanere complessa e complicata e che la task force sta provando a risolvere con il trasferimento in una struttura adeguata dei positivi. Belcastro “sposteremo prima i positivi tra Amantea e Campora poi ci occuperemo del Cas”
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AMANTEA (CS) – Resta quella di Cosenza la provincia dove si registrano più casi si coronavirus. Dei 31 accertati ieri dal bollettino della regione, 27 arrivano dal cosentino. Si tratta di altri 24 migranti rilevati nel focolaio di Amantea, di una persona positiva arrivata in treno dalla Lombardia e ricoverata all’Annunziata (con indagine epidemiologica in corso), di un contatto stretto di un caso positivo noto e di un contagio accertato dopo uno screening pre-ricovero.
La maggior parte dei nuovi contagi di ieri, dunque, arriva ancora una volta da Amantea dove il numero di migranti positivi è salito a 91. Una parte (circa una settantina) sono residenti al Cas “Ninfa Marina” mentre 12 nuovi contagi sono stati accertati in quello che si può considerare un secondo focolaio e che riguarda invece cittadini extracomunitari che vivono in abitazioni private tra il centro tirrenico e le zone limitrofe, soprattutto a Campora San Giovanni. Molti di loro, infatti, sono perfettamente integrati e lavorano come braccianti agricoli con le aziende del territorio. Una situazione che resta complicata e complessa, sotto stretta attenzione della task force dell’Asp di Cosenza e di quella regionale che sta cercando di contenere i casi non solo rilevando tutti i contatti stretti per circoscrivere e spegnere il focolaio, ma anche individuando una struttura adeguata dove spostare tutti i positivi. Fattibile nel breve periodo per i positivi che vivono nelle abitazioni private, più complessa quella relativa al Cas Ninfa Marina.
Una struttura adeguata per trasferire i positivi
La ha spiegato anche il DG del dipartimento salute della Regione Antonio Belcastro, nella task force sanitaria, intervenendo alla trasmissione del mattino della TGR “la curva dei contagi sale anche in Calabria – ha detto Belcastro – per le riaperture che hanno portato ad una maggiore diffusione del virus. È anche vero che ieri abbiamo avuto 31 nuovi positivi – ha detto – ma 24 di questi sono riconducibili al focolaio scoppiato tra i migranti ad Amantea”. Cosa non ha funzionato al Cas Ninfa Marina? “Si tratta di una struttura piccola che contiene una novantina di persone che da diverso tempo vivono ad Amantea e sono integrate nel tessuto economico visto che lavorano anche li. L’Asp – ha aggiunto Belcastro – ha fatto un grande lavoro nel dividere i positivi ma con zone rosse e zone grigie ma purtroppo il contatto molte volte è inviabile. Stiamo lavorando per spostare i migranti positivi da Campora e Amantea in una struttura dedicata così da alleggerire la situazione dei contagi ad Amantea e poi ci occuperemo anche del Cas Ninfa Marina. Li, infatti, dobbiamo lavorare in sinergia con il Ministero degli interno e alla Prefettura – ha concluso il DG – perchè si tratta di centri di accoglienza straordinari previste da normative speciale e quindi non è una decisione che può essere presa solo dal dipartimento salute”.