REGGIO CALABRIA – Pesa come un macigno la decisione del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della Reggina e confermato l’esclusione dal campionato di serie B. A Reggio Calabria i sentimenti che si vivono sono di sconforto e rabbia e al momento, non è stato diramato alcun commento ufficiale dalla società, forse anche per la situazione societaria che si è venuta a creare tra cessioni, vere e presunte, pentimenti e ripensamenti.
Il futuro del calcio professionistico in riva allo Stretto, rischia di precipitare in un baratro e di cancellare ben 110 anni di storia. Sulla Reggina 1914 Srl pesa infatti, anche l’incertezza di chi sia la proprietà, se ancora in capo a Felice Saladini, che aveva ceduto la società a Emanuele Ilari ma con la condizione che fosse ammessa alla serie B, o lo stesso Ilari.
Intanto i tempi stringono anche per un’eventuale iscrizione ai Dilettanti o nel campionato di Eccellenza il tempo stringe, con l’inizio di questi campionati ormai imminente, e con la squadra praticamente da fare. Adesso occorrerà vedere anche se le istituzioni locali avranno un ruolo per traghettare la società verso altri acquirenti e se sì quale. O se pure la vecchia proprietà, quella in capo a Felice Saladini, deciderà di andare avanti. Di sicuro, al momento, chi era rimasto al centro sportivo Sant’Agata a mantenere vivo un barlume di speranza, a cominciare dal direttore sportivo Massimo Taibi con uno sparuto gruppo di giocatori, non sa più che fare, dove andare, cosa pensare.
Antoniozzi «Gravina faccia ripartire la Reggina dalla Serie D»
“Continuiamo a ritenere che la Reggina avrebbe avuto il diritto di disputare la serie B ma ora chiediamo a Gravina di farla ripartire dalla serie D”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “La storia della Reggina – prosegue – merita rispetto e merita che ci siano imprenditori disposti ad investire per farla tornare in alto. Mi pare che il calcio italiano, però, non abbia risolto i suoi problemi finanziari mandando la Reggina nei dilettanti”.