BRESCIA – Un finale pazzesco e una gioia irrefrenabile che ha ripagato un’intera tifoseria dopo l’ennesima tribolata stagione del Cosenza Calcio. Una stagione passata a sgomitare nei bassifondi della classifica, per poi trovare la salvezza nuovamente attraverso i maledetti spareggi play-out, come accaduto lo scorso anno contro il Vicenza. Cosenza in B e Brescia in Serie C dopo 38 anni.
Ma questa volta è stata ancora sofferta. L’uno a zero di Nasti da difendere al Rigamonti, il goal di Bisoli al 75′, i rossoblu che sembrano non averne più. Lo spauracchio dei supplementari e dei maldetti rigori. In città non gira una macchina. Tutti a casa o nei locali a seguire il match.
Poi, il goal di Meroni al minuto 95, segnato sotto il settore ospiti pieno come un uovo. Una rete che non solo ha pareggiato la gara con il Brescia, ma ha mandato letteralmente in estasi i supporters rossoblu. Il triplice fischio dell’arbitro, arrivato senza più riprendere la gara dopo quegli oltre 20 minuti di sospensione per l’incivile comportamento dei tifosi di casa, ha scacciato ogni maledizione. Giocatori a festeggiare sotto il settore ospiti con persone in lacrime.
E la festa è scoppiata anche in città, con i caroselli di auto e le bandiere per le strade di Cosenza, i cori i fumegoni con migliaia di persone riversate su Corso Mazzini e Piazza Bilotti. Una salvezza che ha davvero dell’incredibile e che permetterà al Cosenza di disputare il sesto campionato di Serie B di fila e l’attesissimo derby contro il Catanzaro che tornerà tra i cadetti dopo oltre 30 anni. Una cosa però questi splendidi tifosi la meritano. Basta sofferenza, basta mortificazioni. Si faccia in modo che questa tifoseria possa gioire non più per una salvezza arrivata attraverso i play-out, ma per qualcosa di più importante.