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Calendari, Guarascio e Viali: gli strani incroci nel destino del Cosenza

Calendari, Guarascio e Viali: gli strani incroci nel destino del Cosenza

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COSENZA – Sono diversi gli spunti e le suggestioni che la definizione dei calendari di serie B lascia in eredità. Fra le calabresi la squadra che certamente merita maggiori attenzioni è il Cosenza grazie ad alcuni incroci del destino.

In realtà la squadra più “discussa”, per certi versi, è la Reggina, ma la società amaranto, volendo guardare le cose da un certo punto di vista non era proprio presente. Al suo posto c’era una “X” che potrebbe trasformarsi in Reggina o, appunto, in Brescia. La vicenda, che di fatto non appassiona, è passata quasi sotto silenzio (soprattutto in relazione alla sua importanza), ma parlarne, in realtà, non serve a nulla. Ad esprimersi dovranno essere purtroppo le aule dei tribunali, giustizia sportiva o ordinaria che sia.

Per quanto concerne il Cosenza, sarebbe stato interessante leggere nei pensieri di Viali e Guarascio nel momento della lettura degli accoppiamenti della prima giornata. Cosenza-Ascoli, nemmeno Ascoli-Cosenza. Il destino si è divertito a contrapporre il Cosenza e Viali al rispettivo passato. Nessuno, probabilmente, avrebbe potuto scrivere una sceneggiatura migliore di questa.

Parliamoci chiaro: Viali è andato via per potersi accomodare su una panchina teoricamente migliore a guidare una squadra con ambizioni diverse rispetto al Cosenza. Una squadra che non debba attendere l’ultimo minuto dell’ultimo match per salvarsi.
Caserta, certamente, non auspica questo. E Gemmi dovrà mettergli a disposizione una rosa competitiva.

Visto, però, che siamo in tema di incroci del destino, le parole di Guarascio relative alla stagione che dovrà affrontare il Cosenza potrebbero aver colpito lo stesso Viali. Guarascio ha detto chiaramente di voler andare oltre quanto fatto finora: “Vogliamo fare un campionato dignitoso” una delle frasi del patron del Cosenza. Di fatto se il Cosenza avesse perso l’ultima, magari ai supplementari, avrebbe rimediato una retrocessione “dignitosa”, ma probabilmente nel linguaggio “Guarasciano”, l’espressione significa ben altro, ovvero salvarsi con largo anticipo.
Dal dire al fare c’è di mezzo il mare. Un mare di affari, di acquisti che si chiama calcio mercato. Gli incroci, i ritorni e le suggestioni, iniziate a Como, potrebbero non essere finite.

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