TORINO – Michele Padovano, ex bandiera rossoblu, è stato assolto dall’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti nell’ambito del processo d’appello bis celebrato a Torino che era stato ordinato dalla Cassazione. «Siamo davvero felici che l’esame approfondito della Corte d’Appello – hanno dichiarato i suoi legali – abbia finalmente restituito a Padovano la propria dignità e la propria vita». In primo grado la pubblica accusa aveva chiesto 24 anni di reclusione mentre la Cassazione aveva poi annullato con rinvio la condanna a sei anni e otto mesi. «Non abbiamo mai dubitato dell’innocenza del nostro assistito, che ha avuto la forza di continuare a credere nella giustizia pur in una vicenda così lunga, complicata e travagliata».
«Sono innocente. Questi 15 anni sono stati uno strazio. Non ho mai perso un’udienza e dopo la condanna in secondo grado, la mia fiducia nella giustizia ha vacillato. Ora quella fiducia l’ho ritrovata. E dopo 15 anni di limbo voglio riprendermi ciò che mi è stato tolto. Perché adesso non ho più nulla». «Sedici anni fa – ha detto Padovano dopo avere appreso dell’assoluzione – un clic ha spento la luce nella mia vita. Oggi il buio se n’è andato via, sono rimasto quasi accecato, mi si è di nuovo scaldato il cuore e sono scoppiato a piangere. Ringrazio la giustizia, i miei avvocati Giacomo Francini e Michele Galasso, mia moglie, mio figlio e quanti mi hanno da sempre creduto».