COSENZA – I lupi spadroneggiano in centrocampo vero punto debole dei giallorossi.
Domenica la squadra bruzia si confronterà con la capolista che dall’inizio del campionato conta su una difesa di ferro e un attacco aggressivo, ma con poca fantasia. L’ex calciatore del Milazzo Parachì sarebbe ad oggi la punta di diamante dei peloratini che si presentano in campo compatti e combattivi. Il Cosenza non è da meno. I lupi godono infatti di quello che è, ad oggi, il miglior centrocampo del torneo di serie D con un Benincasa versatile e creativo che riesce a catalizzare l’attenzione e la concentrazione dei compagni di squadra con la complicità del collega Adriano Fiore che sta dando attualmente il meglio di sè. Accompagnati da tre centratori di rete quali Salvino, Piromallo e Pesce i due possono contare sulle innovative e brillanti soluzioni messe in campo da Guadalupi e Mosciaro nelle ultime tornate. Dalle colonne di Pianeta Messina l’allenatore dei silani Gianluca Gagliardi porta alla luce una verità purtroppo sotto gli occhi di tutti: il Messina può vantare una società forte, il Cosenza no. E ricordando ai giornalisti il legame che l’allenatore bruzio ha con la città dello Stretto dove ha conseguito la laurea ha affermato con decisione: “saranno novanta minuti molto tirati, difficili da pronosticare. Una sfida del genere la puoi preparare al massimo, nei minimi dettagli, ma poi in campo prevarrà chi sbaglierà di meno. Credo che non abbiamo nulla da rimproverarci per la stagione disputata, ma se non vinciamo una gara perchè un arbitro o un assistente di linea sbaglia in maniera clamorosa, il discorso cambia”.