La Procura della Figc ha aperto un fascicolo sul caso della squadra femminile di calcio a 5 che vuole ritirarsi dal campionato a seguito delle minacce subite.
LOCRI (RC) – Un flashmob sportivo tra le strade di Locri nel giorno della befana. E’ un appello ma anche un invito a scendere in campo quello lanciato dal CSI, che chiama a rapporto tutto lo sport e i giovani che lo amano per esprimere solidarietà alla squadra di calcio a cinque della cittadina calabrese ‘fermata’ dalle minacce. “Non lasciamo solo lo Sporting” è l’appello dell’ente di promozione sportiva che dà appuntamento a tutti (calcio a 5, volley, e basket) provenienti da tutta Italia per il 6 gennaio per giocare in piazza. Lanciato anche l’hastag che campeggerà sulle magliette di chi parteciperà all’evento: #IoVadoAGiocareALocri. ”Invadiamo la piazza e le strade del comune della Locride con campetti improvvisati e con giovani provenienti dalle società sportive di tutta la Calabria ma anche di tutta Italia” fa sapere il Csi lanciando l’iniziativa. “Un’azione chiara, una risposta netta a chi con la violenza, anche solo minacciata, vuole scrivere la parola fine su una storia che parla di sport e riscatto, di parità e di vittorie, dentro e fuori dal campo – spiega il centro sportivo italiano -“. Per partecipare basta inviare una mail a iovadoagiocarealocri@csi-net.it ed iscriversi sia come squadra, sia come singoli giocatori. Il Csi garantirà collegamenti in pullman dai principali snodi di trasporto della Regione. Per chi arriva da lontano per la notte del 5 gennaio è previsto l’allestimento di oratori e palestre per riposare.
“Auspico che le ragazze dello Sporting, insieme allo staff tecnico, possano scendere in campo il 10 gennaio perché, so benissimo, che è importante reagire e non cedere alle intimidazioni, ma al momento la mia decisione è quella di chiudere. Per questo ho espresso la possibilità di cedere la squadra affinché questa realtà continui a vivere”. Lo afferma, in una nota stampa, il presidente della società di calcio a 5 femminile, Ferdinando Armeni, fatto oggetto nei giorni scorsi di minacce. “Lo Sporting Locri, nella persona del suo presidente Ferdinando Armeni – si aggiunge nel comunicato – alla luce delle ultime notizie sulla decisione di giocare il 10 gennaio, conferma quanto già espresso precedentemente: ‘Non ho la serenità giusta per proseguire le attività dello Sporting Locri perché quanto accaduto ha turbato la mia vita personale. Confido nelle forze dell’ordine affinché si faccia luce su quanto é successo’. Si tratta di una decisione condivisa da tutti i componenti della società dell’Asd Sporting Locri. La stessa società é disposta ad incontrarsi con le istituzioni e con gli organi che si sono proposti di rilevare il gruppo a costo zero e senza alcun debito”.