COSENZA – La partita più difficile. Da vincere. Nella sua carriera, Carmelo Imbriani, ne ha vinto tante, girovagando in lungo e largo per l’Italia,
con indosso le maglie più prestigioso del panorama calcistico nazionale. Non aveva, però, immaginato di dover “dribblare” un mastino duro, falloso e irruento come il cancro. Per vincere la sfida contro l’avversario più pericoloso della vita, non servono moduli tattici, pressing alto, difesa impenetrabile e centrocampo blindato, serve tanta cattiveria, quella stessa cattiveria agonistica che Carmelo Imbiani ha messo sempre in campo, conquistandosi l’affetto incondizionato del calcio. Ma la sua cattiveria agonistica e i tackle per rubare palla al male e “spezzargli” la trama del gioco, purtroppo da sole non bastano. Il cancro contro cui sta lottando è di quelli tosti. Nella serata di ieri si era diffusa in tutta Italia la notizia della morte dello sfortunato allenatore del Benevento ed ex calciatore di Napoli e Genoa che da diversi mesi sta lottando contro il linfoma di Hodgkin, effettuando diverse sedute di chemioterapia. A pochi minuti di distanza è arrivata la smentita, riferita da Sky Sport. Il fratello del tecnico campano Giampaolo, che lo sta assistendo all’Istituto Chianelli di Perugia, ha infatti riferito che Carmelo “è in fin di vita, in coma irreversibile, ma non si è spento”. L’allenatore aveva raccontato a ottobre al quotidiano Il Mattino di soffrire del linfoma di Hodgkin e di aver dovuto praticare diverse sedute di chemioterapia. Negli ultimi giorni diversi gesti di solidarietà nei suoi confronti sono arrivati da vari campi del calcio professionistico italiano: il portiere del Cagliari Agazzi gli ha dedicato il buon risultato dei rossoblu contro il Milan ai microfoni di Sky Sport, i giocatori del Napoli Hamsik, Cannavaro e Cavani gli hanno rivolto un pensiero, quelli della partita Alto Adige-Lumezzane una maglia, recante la scritta “Imbriani non mollare”. Lo stesso affetto gli hanno manifestato i giocatori e i tifosi del Cosenza, città che ha adottato Carmelo. Imbriani non mollare.