L’ex attaccante e bandiera del Cosenza sarebbe stato colto da malore mentre era al mare con la famiglia. Inulte la corsa verso l’ospedale di Cetraro.
COSENZA – Una notizia shock che ha in pochissimi minuti ha fatto il giro della città. Cosenza sportiva e non solo è in lutto per la scomparsa improvvisa della sua bandiera, il grande Gigi Marulla. La notizia della morte dell’ex attaccante del Cosenza ha letteralmente lasciato di sasso tifosi, sportivi e cittadini nel tardo pomeriggio di oggi. Da quanto si è appreso l’ex bomber rossoblu era nella sua casa estiva di Cavinia, vicino Cetraro, sulla costa tirrenica cosentina, quando avrebbe avvertito improvvisamente un malore. Portato di corsa all’ospedale di Cetraro si sarebbe spento per un attacco cardiaco.
Indimenticabile bandiera del Cosenza calcio, Gigi Marulla era nato a Stilo il 20 aprile del 1963. Con la maglia rossoblu aveva collezionato 330 presenze mettendo a segno 91 gol. Gigi Marulla Nel 2004-2005 è stato anche allenatore della compagine Silana in serie D, oltre che allenatore della berretti. Ma per tutti i tifosi del Cosenza, il nome di Marulla resterà per sempre associato al goal vittoria nei tempi supplementari contro la Salernitana, nello spareggio di Pescara per rimanere in serie B, giocato il 26 giugno 1991. In carriera aveva vestito anche le maglie di Acireale, Avellino, Genoa e Castrovillari, dove aveva chiuso la carriera nel 1999.
Il cordoglio del sindaco Mario Occhiuto “Le bandiere non muoiono mai” – Gigi Marulla nella nostra città è il simbolo indiscusso del calcio. Nell’immaginario della tifoseria rossoblu, e non solo, un punto di riferimento che incarna i valori di pulizia sportiva e, oltre lo sport, un raro esempio comportamentale. Oggi, con profondo dolore, non riesco ancora a credere di doverne parlare al passato. E’ con sincera commozione che il sindaco Mario Occhiuto, a nome suo e dell’intera collettività che si ritrova improvvisamente a piangere l’uomo e il campione, esprime cordoglio per questa scomparsa prematura. “Si tratta di un fulmine a ciel sereno – aggiunge Occhiuto – Cosenza tutta è scossa dalla notizia di aver perso uno dei suoi figli più amati, una persona perbene, nata a Stilo ma cosentino d’adozione, un cosentino doc. Indimenticabile il suo gol-salvezza a Pescara, in campo neutro, nello spareggio contro la Salernitana per la permanenza in serie B. Aveva addirittura rifiutato la serie A pur di continuare a giocare indossando la casacca rossoblu. Un amore sempre ricambiato quello fra Cosenza e il suo calciatore-emblema per antonomasia. Gigi Marulla continuerà a vivere nei ricordi di chi ha avuto a fortuna di conoscerlo perché – conclude Occhiuto – le bandiere non muoiono mai”
Il calciatore più rappresentativo della compagine silana che registrò il record di rete e presenze tra le fila rossoblù in occasione dei cento anni del Cosenza ricordò con nostalgia la sua militanza nella squadra bruzia. “Per me non si è mai trattato di una partita di calcio, quando scendevo in campo per me era una missione: difendere la città e i suoi colori. La Cosenza di quegli anni era spettacolare: il calore della gente, lo stadio pieno. Era bellissimo, ti facevano sentire davvero un calciatore. Con i tifosi ho sempre avuto un buon rapporto basato sulla correttezza e sul rispetto anche nei momenti peggiori. E’ questo che mi ha fatto rimanere a Cosenza rifiutando anche la serie A. Il ricordo più bello? Lo spareggio con la Salernitana per la permanenza in serie B quando prima di partire quattro vecchietti vennero a salutarmi mentre salivo sull’autobus dicendomi ‘la Calabria è una terra amara, Cosenza è una città amara, non farci perdere questa categoria.”
Gigi Marulla
Nel frattempo la società rossoblu ha comunicato la sospensione delle attività sportive per la giornata di domani, lunedì 20 luglio, in segno di lutto per la scomparsa dell’amato bomber. Alla famiglia, alla moglie Antonella, al figlio Kevin ed alla figlia Ylenia, agli amici ed ai parenti di Marulla la redazione di QuiCosenza.it ed RLB Radioattiva porge le più sentite condoglianze.
