COSENZA – Dal nostro inviato Onorio Ferraro. Conclusa due giorni fa la sessione estiva del calciomercato, con il Cosenza che nel rush finale ha portato a casa una squadra numericamente all’altezza per la nuova stagione – già iniziata – con molte giovani promesse e calciatori in cerca di rilancio, in mattinata, in conferenza stampa, è intervenuto il direttore sportivo Goretti. Queste le sue dichiarazioni alla presenza dei giornalisti: “Da oggi finalmente siamo numericamente una squadra. E’ stato un percorso molto particolare e diverso. Adesso il prossimo step sarà trasformare i numeri in sostanza, e far si che il lavoro fatto sia stato buono. Questa è una squadra extralarge per scelta, visto che oggi inizieremo una mini preparazione. Per quanto riguarda gli attaccanti, sono insolitamente contento. Abbiamo cinque attaccanti forti, ognuno con una propria caratteristica. E li sceglierà il mister in base alle sue esigenze. Negli ultimi tre anni, Tutino, Riviere e Gliozzi sono stati i capicannonieri del Cosenza e ovviamente i numeri sono molto importanti in questo caso. Attaccanti da doppia cifra sono 7/8 in tutta la Serie B – ha specificato l DS – e già dall’invio della stagione hanno già lo loro squadra. Così come i portieri, che hanno un mercato a parte. I nostri calciatori devono dimostrare qualcosa, anche determinare il loro futuro visto che hanno una grandissima occasione. Migliorando se stessi migliorano anche la squadra. Il successo della squadra determina il successo del singolo, succede sempre così. La decisione di avere una squadra numerosa è stata presa in questi ultimi dieci giorni. Mi sono reso conto, in questi giorni che manca la condizione atletica. Dobbiamo arrivare in poco tempo allo stesso livello o quasi delle altre squadra di Serie B. Con il Brescia abbiamo giocato con nove allenamenti fatti, mentre loro ne avevano nelle gambe oltre quaranta.”
“Per quanto riguarda il ritiro – spiega Goretti – era in preventivo ma abbiamo scelto di non fare un ritiro vero e proprio perché molti l’hanno già fatto. Sicuramente faremo un ritiro anticipato per la prossima partita. Pranzeremo anche insieme. Palmiero? Ha scelto di tornare, il presidente ha fatto la trattativa e la sua presenza è stata decisiva. Per quanto riguarda la posizione in campo, vedremo con Carraro. Ma alla fine deciderà il mister a campionato in corso. Su Riviere il presidente aveva la voglia di regalare il colpo, ma per me non era una scelta adatta per questo gruppo. La richiesta del Crotone era abbastanza alta, così come la richiesta del calciatore che chiedeva due anni con un ingaggi da Serie A. Credo che non c’era nessuna possibilità. Noi in organico abbiamo due calciatori che possono arrivare ai numeri di Riviere e perché no superarli. Ci sono sempre delle cose che non vanno nel mercato. Il calciatore che mi sento di ringraziare – perché per tutti è una sfida – è Vigorito, ci ha dato il suo ok subito dopo la sfida contro il Brescia. Eyango è un calciatore che dovremmo scoprire e che dovrà farsi scoprire. Ha un grandissimo potenziale, vedremo con calma l’aiuto che ci potrà dare. Per quanto riguarda la trattativa lampo su Palmiero, che poi non è stata lampo. Alla fine si è accesa in poco tempo, ma non è stata veloce come si pensa.”
Alla fine, un passaggio sui nuovi arrivati e sulle mancate operazioni in uscita: “Kristoffersen mi è piaciuto molto, aveva una buona elasticità e ha avuto sei mesi per adattarsi al calcio italiano. Avere un riferimento offensivo come lui, credo che ci possa aiutare molto. A Cosenza parleranno i numeri, non mi piace sentire esperienza o non esperienza, se un attaccante di 19 anni fa gol o lo fa uno di 39 poco mi importa. Con Tutino e Okereke non c’era esperienza, ma correvano per tre. Dei calciatori vecchi nessuno era in uscita, solo i ragazzi si è cercato di mandarli altrove per farli giocare. La Vardera sarà un grandissimo prospetto per questa squadra. Su Sueva, mi sarebbe piaciuto se avesse accettato una squadra di Serie C per giocare con più continuità perché alla sua età serve. Alla fine sono state fatte scelte diverse, spero che si impegnerà e dimostrerà di essere più bravo di qualche altro calciatore – conclude il DS”.