ROMA – Di Onorio Ferraro
Il Cosenza è a un passo dalla riammissione in Serie B. Il consiglio federale della FIGC, riuntosi oggi pomeriggio, ha bocciato il ricorso presentato dal Chievo dopo che la settimana scorsa la Covisoc aveva già escluso la squadra veneta per il mancato accordo con l’Agenzia delle Entrate prima della scadenza del 28 giugno. La questione riguardava una serie di rateizzazioni fiscali sulle quali sarebbero state espresse riserve da parte dell’organismo di vigilanza. Per i rossoblu si riaprono così le porte della serie cadetta a poco più due mesi dal triste epilogo contro il Pordenone e con un ambiente con il morale sotto i tacchi e alle prese con una durissima contestazione con il suo presidente Guarascio che si è rinchiuso nel silenzio più assoluto, ma che ha già pronta la fideiussione di 800mila euro per l’iscrizione alla Serie B, anche che si ritrova al 15 di luglio con appena 6 giocatori in rosa e senza un direttore sportivo ed un allenatore.
Ma la vicenda resta ancora in sospeso e dovrà avere ancora un ultimo verdetto, visto che il club di Luca Campedelli intraprenderà la strada che porterà al ricorso al consiglio di Garanzia del Coni che si pronuncerà definitivamente entro il 27 luglio, ma che potrebbe essere anticipato al 23 luglio. Sentenza che comunque non dovrebbe riguardare il Cosenza ma la sola riammissione del Chievo. Il Consiglio Federale di oggi ha deciso di confermare le decisioni della Covisoc confermato anche le esclusioni di Carpi, Casertana, Novara, Paganese e Sambenedettese in Serie C.