Un’occasione a testa, tango agonismo ma poco spettacolo. Cosenza e Ascoli chiudono senza reti un match che ha evidenziato ancora una volta la sterilità in fase offensiva dei rossoblu
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COSENZA – Nella domenica che con molta probabilità ha visto l’ultima gara giocata da Baclet con la maglia rossoblu (per lui una coreografia realizzata dagli anni 80 e tantissimi applausi) Cosenza e Ascoli chiudono sullo 0 a 0 un match bruttino, con poche occasioni e giocato ancora una volta su un terreno non proprio in perfette condizioni dopo gli ultimi lavori si rizollatura e drenaggio. Primo tempo sonnacchioso con le due squadre racchiuse in un fazzoletto di campo attente a non concedere spazi. Lanci lunghi, poche manovre offensive degne di nota e tanto agonismo. E così fatta eccezione per una conclusione dalla distanza di Mungo deviata in angolo da Bacci in avvio di gara e un destro soporifero di Tutino dall’area piccola, la migliore occasione del primo tempo la creano gli ospiti al minuto 40′. Punizione scodellata sul secondo palo da Ninkovic, colpo di testa di Cavion e grande risposta di Perina. Passa un solo minuto e su uno schema praticamente identico, questa volta il portiere rossoblu esce a vuoto con il pallone colpito dalla testa del difensore Valentini salvato quasi sulla linea di porta da una provvidenziale scivolata di Corsi.
La ripresa si apre con la grande (e unica) occasione creata dal Cosenza in tutta la gara. Corsi allarga per Bruccini che pennella per la testa di Baclet. Bacci è miracoloso e vola a deviare con la mano in angolo negando la gioia della rete all’attaccante francese. I ritmi si alzano leggermente, le squadre si allungano e sembra guadagnarne lo spettacolo ma di vere e proprie occasioni non ne arriveranno anche perché l’Ascoli si dimostra un avversario rognoso che mette sempre in apprensione la retroguardia del Cosenza. Al 59′ sinistro a giro di Frattesi dal limite fuori di poco. Al 63′ standing ovation e tutto il Marulla in piedi per Baclet che saluta probabilmente per l’ultima volta i suoi tifosi lasciando il campo a Maniero. Nel finale di gara da segnalare solo una conclusione del solito Frattesi su assist di Beretta e un destro dal limite di Garritano alto sulla traversa. Cosenza che con questo pareggio sale a quota 20 punti ma che ancora una volta ha evidenziato la sterilità in fase offensiva che dovrà essere quanto meno tamponata nell’ultima settimana di mercato dal DS Trinchera.
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COSENZA CALCIO (3-5-2): Saracco, Corsi, Dermaku, Idda, Palmiero, Mungo, D’Orazio (63′ Baez), Baclet (63′ Maniero), Legittimo, Bruccini, Tutino
Panchina: Cerofolini, Saracco, Perez, Schetino, Maniero, Garritano, Pascali, Baez
Allenatore: Piero Braglia
ASCOLI CALCIO 1898 (4-3-1-2): Bacci, Valetini, Troiano, Ninkovic (87′ Padella), Cesarini, Cavion, Beretta, Brosco, Frattesi (84′ Baldini), Laverone, Ngombo (69′ Rosseti)
Panchina: Lanni, Scevola, Baldini, Carpani, Rosseti, Padella, Quaranta, Kupisz, Sarli
Allenatore: Vincenzo Vivarini
Arbitro: Signor Eugenio Abbattista di Molfetta
Assistenti: Signor Salvatore Affatato di VCO e signor Daniele Marchi di Bologna
Quarto uomo: Signor Mattia Pascarella di Nocera Inferiore
Ammoniti: Baclet (C), Garritano (C), Corsi (C)
Espulsi:
Angoli: 6-3
Recupero: 1′ p.t. – 4′ s.t. –
Note: Pomeriggio gradevole e soleggiato a Cosenza con temperatura sui 15 gradi. Terreno del “Marulla” non proprio in buone condizioni a causa dei nuovi lavori di rizollatura e drenaggio al manto erboso. Presenti 6.052 spettatori (4.436 paganti+1.538 abbonati) per un incasso di 50.474 €. Presenti nel settore ospiti 107 tifosi dell’Ascoli. alla mezzora del secondo tempo allontanato dalla panchina il DS Trinchera per proteste.
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