Così il tecnico silano nella consueta conferenza del venerdì: ‘Stiamo migliorando, ma ci vorrà ancora molto tempo per vedere un gioco brillante. L’addio di Alessandro? Mi è dispiaciuto molto, è un ragazzo fantastico, un vero professionista e ieri è venuto anche a salutarmi ’.
COSENZA – Mentre la truppa rossoblu, che da ieri non ha più in organico l’italo argentino Alessandro accasatosi alla Sambenedettese dove ritroverà l’altro ex rossoblu Napolano, ha effettuato questa mattina la rifinitura al San Vito, preparandosi all’ennesimo scontro salvezza di domani pomeriggio contro il Martina dell’ex Arcidiacono, il tecnico Roselli ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa del venerdì. Un incontro nel quale si è soffermato ad analizzare le ultime incoraggianti prestazioni della squadra, l’insidioso match di domani al “Domenico Tursi” di Martina Franca (fischio di inizio fissato per le ore 16.00) e si è anche parlato di calciomercato e degli ultimi movimenti in casa Cosenza. ”E’ stata una settimana particolare per la squadra, come avete visto tutti, perché Alessandro ci ha salutato, Caccetta sarà squalificato (al suo posto Roselli ha scelto Corsi), mentre Criaco è infortunato, ma per fortuna abbiamo recuperato gli altri acciaccati anche se due o tre non sono proprio la massimo come Ciancio che sicuramente non sarà della partita oppure Mosciaro, che ha saltato alcuni allenamenti. Vediamo domani come siamo messi e faremo le nostre scelte. Comunque preferisco convocare sempre tutti, anche il calciatore che non gioca, perché aiuta a fare gruppo”.
La squadra nella rifinitura di questa mattina al San Vito
Martina squadra assai temibile, ma giocheremo senza paura – “Avevamo detto e sapevamo che contro l’Ischia e domani con il Martina sarebbero stati due scontri diretti. Domani mi aspetto una partita durissima, una battaglia sportiva. Loro stanno caricando agonisticamente moltissimo questo incontro, perché si giocano tanto e speriamo allora di essere all’altezza. Non ho paura o timori, ma grande rispetto per il Martina questo si. Ho rivisto i filmati della partita contro il Messina dove hanno ribaltato il risultato “strameritando” di vincere e anche a Matera, nonostante la sconfitta, hanno disputato un ottima gara; loro hanno alcuni giocatori davvero temibili, soprattutto sugli esterni sono velocissimi con Carretta che ci ha davvero impressionato per quanto corre e in avanti hanno due calciatori con Montalto e Arcidiacono davvero forti. Diciamo che si trovano in una posizione di classifica che non meritano. Sarà importante essere compatti, recuperare palla quanto più possibile in zona d’attacco se vogliamo essere pericolosi e non soffrire”.
Sul momento di crescita di squadra e giocatori –sulla squadra vale il discorso fatto le altre volte. Stiamo migliorando, ma ancora non stiamo facendo grandissime prestazioni. Io ai giocatori non chiedo di farmi vedere un gioco brillante perché in questo momento non sono neanche in grado di darmelo. Viene da sé che ci saranno partite dove il Cosenza giocherà bene e altre dove lo farà meno, perché il lavoro da fare è ancora tanto e ci vorrà molto tempo. Domenica contro l’Ischia, quando abbiamo preso il goal, sono stati commessi degli errori davvero macroscopici, che abbiamo rivisto e studiato in settimana. I nostri difensori erano girati di spalle perché non trovavano il calciatore da marcare mentre la palla era già in movimento. Veramente ci sono tantissime cose da migliorare, proprio nell’attenzione e sulla posizione in campo”.
Sull’addio di Alessandro e le dichiarazioni di Mosciaro – “per Alessandro mi è dispiaciuto moltissimo perché è un ragazzo eccezionale. Ieri è venuto anche a salutami nonostante alla fine, sia io la causa (sportiva) del suo addio da Cosenza. L’ho conosciuto poco, l’ho escluso spesso dalle partite perché ho fatto altre scelte, mentre prima che arrivassi io giocava sempre; allora poteva essere anche arrabbiato con me per questo, invece non ha mai fatto polemica, ha capito la situazione e questo suo comportamento mi ha dato dimostrazione che Alessandro è un ragazzo formidabile che sa bene che oltre al calcio c’è anche un rapporto umano. Per quanto riguarda Mosciaro(che in un post su Facebook ha scritto che da Cosenza non vuole muoversi e per andare via lo devono cacciare) credo che nessuno vuole mandarlo via da Cosenza. La mia soddisfazione adesso non sono le due o tre vittorie ottenute, ma essere riuscito a recuperare i calciatori che erano ‘dati per morti’ e così sarà anche per Mosciaro che spero di recuperare. E’ normale, però, che sul fatto di scegliere chi mandare in campo sono io che decido e lo farò sempre, senza che nessuno metta bocca. Solo in alcune piazze ho avuto l’interferenza di alcuni presidenti come Gaucci a Viterbo e Camilleri a Grosseto ed ho tolto subito il disturbo dopo 3 o 5 partite. Ognuno deve rimanere al proprio posto”.