SIENA – C’è anche un calabrese coinvolto nel crac del Siena Calcio.
La guardia di Finanza ieri ha eseguito 14 perquisizioni dalla Toscana al Lazio e fino al Sud. Al centro delle indagini, oltre all’ex presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, c’è infatti Mario Lattari, originario di Paola (CS), coinvolto nell’inchiesta in qualità di legale rappresentante della Bologna& Washington Communication, alla quale Mezzaroma, secondo l’accusa, ha ceduto il marchio del Siena agli inizi del 2012, per circa 20 milioni di euro, una cifra sovrastimata, con l’obiettivo di ottenere finanziamenti dalle banche. Perquisita la sede del Siena Calcio, le abitazioni dei due indagati ma anche quelle di altre persone collegate alla vecchia società che nell’estate scorsa non è riuscita ad iscriversi al campionato di Serie B. La guardia di finanza nell’ambito dell’operazione “Fischio finale” dal pm senese Antonino Nastasi ha compiuto 14 perquisizioni nella città del Palio ma anche a Roma, a Pomezia e in Calabria sequestrando computer e documentazione cartacea. Documenti sono stati acquisiti anche nella sede della banca Monte dei Paschi. Lattari risulta anche legale rappresentante dell’Udeur, ma la sua attività politica è completamente estranea alle vicende legate all’inchiesta senese.