Calcioscommesse: mano pesante di Palazzi su Pellicori

COSENZA – Quella maglia “disonorata”? Secondo il procuratore capo federale di Roma, Stefano Palazzi, il bomber cosentino Alessandro Pellicori, deve essere condannato a 4 anni e 9 mesi, per illecito sportivo, legato all’inchiesta Calcioscommesse,abbattutasi sul mondo pllonaro, come un terremoto di catastrofica magnitudo. Sotto la lente d’ingrandimento di Palazzi e del suo pool sono finite alcune partite del mantova, formazione cadetta in cui Pellicori ha militato. I match in questione sono Empoli-Mantova, Brescia-Mantova e Cittadella-Mantova del 2010 e, nello stesso anno, per l’omessa denuncia in Grosseto-Mantova. La nuova richiesta di condanna, rappresenta per il bomber una mazzata, considerato che nel precedente procedimento, legato sempre alla stessa inchiesta, Pellicori è stato squalificato per tre anni. Appresa la notizia, l’attaccante, ex Torino, Mantova, Qpr, ha rsposto ai giudici, «da queste accuse sembra che io sia andato al Mantova solo per sistemare le partite – ha detto il calciatore ai giudici -, invece ho disputato 17 presenze realizzando 9 gol. Sono andato lì per rilanciarmi e fare bene e i fatti lo dimostrano». Nei prossimi giorni si conoscerà il destino già da domani invece quello dell’ex Ancona e Grosseto, Marco Turati (deferito per 5 illeciti e un’omessa denuncia) che ha chiesto il patteggiamento a 3 anni di squalifica, con il consenso della Procura federale, per la collaborazione fornita in base agli 23 e 24 del codice di giustizia sportiva.

LA CARRIERA: Pellicori, nato a Cosenza nel 1981, disputa le giovanili con la compagine della sua città natale, il Cosenza, con cui esordisce in serie B nella stagione 1999-2000, collezionando una sola presenza in campionato. Nel 2000 è acquistato dal Lecce con cui esordisce in serie A il 14 gennaio 2001 in Lecce-Vicenza 3-1. È rimasto in Puglia fino al 2002 disputando in tutto 4 partite nella massima serie. Nella stagione 2003-2003 passa in prestito[1] all’Avellino, in Serie C1. In Irpinia realizza 7 reti in 18 partite, tuttavia viene duramente contestato dai tifosi a causa di alcune prestazioni negative e nel gennaio 2003 viene aggredito insieme al compagno di squadra Serge Diè. Dopo questi fatti rientra al Lecce, che lo gira nuovamente in prestito, questa volta al Varese (C1 girone A), dove va a segno una volta in 9 incontri. Nel 2004 viene prestato al Foggia ancora in C1 per passare poi a gennaio al Benevento, disputando la finale dei playoff per la serie B contro il Crotone. Pellicori decide di rimanere in C1 trasferendosi a Grosseto[3], con cui realizza 24 gol in 55 partite; al termine della prima stagione i maremmani ne acquisiscono l’intera properietà dal Lecce[4]. Nel gennaio 2006 firma un contratto preliminare con il Piacenza, e per questo viene ceduto in prestito per sei mesi al Catanzaro in Serie B. I calabresi a fine stagione retrocedono in Serie C1, e passa quindi al Piacenza tra i cadetti, salvo poi trasferirsi nuovamente a gennaio 2007 al Cesena sempre in B. Nell’estate del 2007 torna a vestire la maglia dell’Avellino dopo quattro stagioni. Realizza 18 gol in 40 partite, che tuttavia non evitano la retrocessione in Serie C1 della squadra campana. La stagione successiva, dopo il ripescaggio in cadetteria, la punta calabrese decide di rimanere in Irpinia. Realizza due reti fino a gennaio, quando ritorna a vestire la maglia del Grosseto tramite uno scambio di prestiti che porta Ferdinando Sforzini dalla Maremma alla Campania[5]. Con i maremmani realizza 4 reti nella seconda parte di stagione; a fine campionato Pellicori rientra nell’Avellino, ma il club irpino in gravi difficoltà economiche non si iscrive a nessun campionato e l’attaccante quindi rimane svincolato. L’11 luglio 2009, si trasferisce in Inghilterra firmando un triennale con il Q.P.R. di Flavio Briatore, che lo strappa anche a diversi club italiani di serie B. Il 1º febbraio 2010 viene girato in prestito fino a giugno al Mantova, compagine di serie B che naviga nei bassifondi della classifica. A fine stagione sono 8 le reti realizzate in 17 presenze di campionato, ma non bastano a salvare i lombardi dalla retrocessione in Lega Pro. Il 27 agosto 2010 il QPR lo cede in prestito al Torino con diritto di riscatto a favore del club granata. Il 18 dicembre 2010 l’attaccante cosentino realizza il suo unico goal in maglia granata, nella partita vinta dal Toro per 2-1 contro l’Empoli. Dopo non esser stato riscattato, torna al Q.P.R. dai quali rescinde il 14 ottobre 2011.

LO SCANDALO SCOMMESSE: All’alba del 28 maggio 2012 viene arrestato nell’ambito dell’operazione condotta dalla procura di Cremona, denominata Last Bet, relativa al calcio-scommesse. A Pellicori sono contestate intercettazioni telefoniche che dimostrerebbero i contatti del calciatore con la cosiddetta banda degli ungheresi, gruppo che gestiva illegalmente le scommesse. Il 26 luglio viene deferito dal procuratore federale Stefano Palazzi per illecito sportivo in merito a Siena-Torino del 2010-11.[16] Il 1º agosto Palazzi richiede per lui una squalifica pari a 3 anni e 6 mesi e il 10 agosto in primo grado la Commissione Disciplinare lo condanna a 3 anni di squalifica.[18] Il 22 agosto in secondo grado gli viene confermata la squalifica.Secondo un’informatica della Sco, il servizio centrale operativo della polizia, tra Pellicori e il pentito Carlo Gervasoni ci furono 17 contatti.

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