Cosenza – Consueta conferenza stampa di Cappellacci prima della gara con il Foggia, che si giocherà domani sera in anticipo televisivo. L’allenatore cosentino conferma la sua consueta coerenza, precisando come la vittoria dei lupi, ottenuta contro l’Aversa Normanna, sia più che altro frutto di impegno ed applicazione dei singoli, non tanto del nuovo modulo di gioco. La partita contro i campani, continua Cappellacci, rappresenta un episodio, quindi nel caso in cui verrà ripetuta la prestazione contro l’Aversa, solo allora potremo parlare di miglioramenti e progressi di gioco. La partita contro il Foggia potrebbe rappresentare l’opportunità per riconfermarsi e dare continuità alla crescita del gioco. L’allenatore cosentino ha ricordato come, bene o male, il Cosenza, fino a questo momento, abbia fornito buone prove, più che altro fuori casa, mentre al San Vito la squadra non è riuscita a sciorinare buone trame di gioco, subendo più del dovuto le squadre avversarie. In riferimento alla gara di domani sera contro il Foggia, Cappellacci ha messo in guardia i suoi, sottolineando come i pugliesi debbano essere affrontati con grande attenzione e concentrazione, essendo una delle squadre con più qualità’ tecniche dell’intero campionato. La forza del Foggia sta soprattutto negli esterni alti e nelle tre punte, che se non controllati a dovere, potrebbero metterci in grossa difficoltà. Per quanto riguarda la formazione da opporre ai satanelli, l’allenatore rossoblu ha confermato l’impiego di Blondett sulla linea difensiva, mentre Giordano prenderà il posto di Castagnetti, fuori per infortunio. In conclusione, Cappellacci ha precisato che, nel momento in cui la sua squadra avrà raggiunto ciò che lui pretende, sarà ben felice di poterlo ammettere. Una riflessione del tutto personale vorremmo esprimerla per quanto riguarda il nuovo modulo. Per l’ allenatore rossoblu non ha influito sul risultato della prestazione di Aversa, per noi invece ha cambiato molto, mettendo le punte rossoblu nella condizione di attaccare gli spazi e cercare la profondità, mettendo gente come Mosciaro, De Angelis e Alessandro, che fanno della tecnica le loro armi migliori, nella convinzione di fare male. Ovviamente, nello stesso tempo, crediamo e senza ironia, che anche stavolta ciò che afferma Cappellacci possa essere il vero.