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Spari contro la discoteca di Sangineto, dietro l’intimidazione il gruppo smantellato oggi a Cetraro

Tirreno

Spari contro la discoteca di Sangineto, dietro l’intimidazione il gruppo smantellato oggi a Cetraro

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Carabinieri Cosenza Cetraro

CETRARO (CS) – Tra i reati contestati al gruppo di persone individuato a Cetraro e raggiunto questa mattina dalle misure cautelari eseguite dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, c’è anche il tentativo di estorsione ai danni della nota discoteca “Il Castello” di Sangineto, avvenuto alla vigilia di Ferragosto.

L’intimidazione alla discoteca di Sangineto

Secondo le accuse gli indagati avrebbero messo in atto una pesante intimidazione in pieno pomeriggio, esplodendo dai 5 ai 6 colpi di pistola contro la struttura che si trova a poche centinaia di metri dalle spiagge che in quei giorni erano affollate di turisti e bagnanti. L’obiettivo era costringere i gestori a cedere alle richieste estorsive del gruppo che avevano nel mirino anche imprenditori del settori sanitario e dei trasporti. Non ci furono feriti ma la notizia destò paura e sconcerto.

I colpi di pistola contro l’ingresso del locale

I malviventi, almeno tre persone, giunsero a bordo di un’auto e, con il volto coperto da passamontagna, estrassero l’arma sparando, come detto, diversi colpi contro l’ingresso principale per poi allontanarsi con tutta calma. Le indagini furono immediatamente avviate dai Carabinieri della Compagnia di Scalea, coordinati dal maggiore Andrea D’Angelo, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Paola. Vennero ascoltati il personale della discoteca e gli addetti alla sicurezza con i carabinieri che attuarono un presidio fisso per garantire la tranquillità di clienti e dei turisti.

Oggi gli arresti a Cetraro di sette degli otto indagati che sarebbero parte integrante del sodalizio, dedito a un’ampia gamma di attività illecite, con condotte spesso caratterizzate da modalità mafiose e con accuse che spaziano dall’associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni ai furti aggravati, fino alla detenzione di armi da fuoco, esplosivi e strumenti atti a offendere, ricettazione, riciclaggio e lesioni personali. Sette degli otto indagati

 

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