In un periodo in cui non hai o lanci un hashtag non sei nessuno, sono sicuro sia il caso lanciarne uno serio.
Ultimamente il “Verde” è un colore poco calzante per la Città di Cosenza… poco “Verde” in giro… e di quel poco in giro ne esiste anche di artificiale e no naturale… ricordate le sedie della discordia di Piazza Fera “ecosostenibili” e gli alberi artificiali a mò di pali della luce?! L’estrema ricerca del bello, del nuovo, del design e dell’innovazione dei materiali, concezioni architettoniche cementizie, l’evidente “odio” degli Alberi e delle Piante nei confronti dell’Amministrazione Comunale, hanno portato Cosenza ad essere una città semplicemente “carina“, poco sostenibile, assolutamente “chiusa”, alla ricerca del suo benessere (in attesa del Parco!), con potature che sembrano “vendette”.
Dopo aver costretto giovani e non giovani cosentini all’esodo, per ovvi motivi socioculturali, in questi ultimi anni anche la Fotosintesi Clorofilliana ha fatto i bagagli verso altri lidi. Le sue ultime parole prima dell’addio: “non riesco a sintetizzare nulla… pensavo fossero alberi invece erano pali di ferro…” Mestamente chiudiamo con le parole della cara, carissima Fotosintesi che per tanti anni ci ha accompagnato e per tanti anni ci ha regalato ossigeno… oggi invece manca l’aria!
Disco “popopooooooò” il grande Sergio Endrigo… “per fare un albero ci vuole…” e così via… per fareunoscioccocivuolemoltomeno.it!!!!!…