Si proprio così… io credo “alla” Befana, non “nella Befana”, ma alla Befana.
Qualcuno lassù ha visto ogni attimo della mia esistenza senza che potesse scappare anche il più insignificante particolare… Ed oggi come un normalissimo bambino sulla soglia dei “cinquanta” non chiedo giocattoli, diavolerie elettroniche o abbigliamento griffato.
Chiedo cose semplici… cose “buone”, buone per tutti… chiedo forse la giusta utopia o l’equilibrio della follia in un mondo dove gira tutto al contrario. Chiedo Acqua… acqua per la gente… chiedo Lavoro per la Gente, chiedo Giustizia… chiedo più “Terre di Piero”, più solidarietà.
Alla Vecchietta in groppa alla sua scopa volante che tutte le feste porta via, chiedo l’Educazione e la Civiltà, il rispetto della Donna, dei Bambini, degli Anziani... il rispetto dei Deboli. Si magari utopia, sogno… magari romanticismo, ma chiedo una Città pulita con cittadini puliti, una Città civile con cittadini civili, uno spazio vitale dove ci sia veramente Vita… una Piazza che sia veramente “Piazza” culturale e di scambio… una Piazza dove ognuno conserva la propria dignità non una Piazza con le Ali.
E’ tempo di contenuti… è tempo di sostanza… è tempo di Realtà… non c’è più spazio per chi mente e per la menzogna. Cara Befana a te la consegna di questo libero pensiero… forse ho chiesto troppo… magazi mezze cose quest’anno ed il resto l’anno prossimo… comunque vorrei tutto ciò che ho chiesto nella mia calza colorata.
Disco “popopoooooò” con un classico… del resto più classica della Befana!… iocredoallabefana.it
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