Sono giorni importanti… ore direi… per chi deve salvare il proprio Feudo in Calabria.
Il 4 dicembre 2016 è una data che Mario Gerardo Oliverio, “Mago” Magorno, Enza Bruno Bossio, Carletto Guccione, Giuseppuzzu Giudiceandrea, Stefania Covello, ricorderanno per lungo tempo. Qualcuno non ha “giocato” di squadra e per un Leader su autoproclamazione come Renzi significa: “o con me o contro me di me…” Teoria discutibile ed opinabile, ma assolutamente di “forza” e non democratica.
Alla fine, facendo quattro conti come la buona vecchia massaia che deve gestire i denari della famiglia, mancano voti qua e là… è evidente che qualcuno non si è speso molto per la causa. Sistemate le “faccende” nazionali interne ed esterne, la scure di Renzi si abbatterà tra fedeli ed infedeli, disegnando una nuova nomenclatura regionale basata su concetti semplici e militari: Ordine e Disciplina.
Per tutti gli altri una congrua buonauscita con qualche incarico quà e là ed una poltrona poco visibile, ma sempre redditizia. Lo slogan del PD che avanza è chiaro: “O con Renzi o Morte”… il Rottamatore esce con le ossa rotte ed ha gran voglia di una nuova fase di rottamazione… Finiti i conti in casa, si passerà ai conti con i Gentile e con Verdini… a livello locale Giacomo Mancini rimane alla finestra, mentre l’Imperatore “Cesare” Mario Occhiuto tra un’inaugurazione di un albero e di un piazza lancia la sua autocandidatura alla Regione Calabria nel buio di Forza Italia.
Disco “popopoooooò” con i conti di Luca Carboni… perché siamomessimale.it!!!!!…
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