Disagio, spossatezza e stanchezza, depressione… questi i sintomi della “Sindrome da Rientro”… certo non una vera e propria patologia, ma sicuramente un malessere.
In questi giorni rientrano i Lavoratori e i Disoccupati, Fidanzati e Single, gli Studenti ed i Professori, le Casalinghe e i Figli… Ognuno con la propria idea, ognuno col proprio Sogno, ognuno in attesa di qualcosa o qualcuno… ognuno col peso della propria Anima… un mix di aspettative, conferme, attese e magiche illusioni. “Rientro”… chi al suo Lavoro, chi in giro a cercarlo… chi a difenderlo… chi col proprio Amore e chi senza, chi con Sogno nel Cassetto e chi quel Cassetto l’ha chiuso da tempo.
Il “Rientro” o meglio l’idea del “Rientro” nasconde, ovviamente, varie vedute. Per alcuni si tratta di tornare alla solita e stressante routine di una vita quotidiana che molto spesso non piace… un riaffacciarsi ai soliti problemi irrisolti ed accantonati solo per alcuni giorni. Per altri il “Rientro” rappresenta la voglia di ripartire… di animarsi e mettersi in gioco… una sorta di Anno Zero e di speranze coltivate. Per tanti significa fare l’ennesimo bagaglio e partire… partire per andare “là dove ti porta il lavoro” o la speranza di trovarne uno… “là dove ti porta il Cuore” è stato soppiantato da tempo.
Il “Rientro” a volte è distacco... distacco da quella persona conosciuta per caso sulla spiaggia o in una passeggiata in bici… Il “Rientro” però significa anche “Casa” e familiarità col nostro mondo, quindi “unisce”… Il “Rientro” può essere un Addio o un Arrivederci, un bellissimo “Ciao… a dopo” o un triste e vuoto “Ci si vede!”… Il “Rientro” può essere “fantomatico”… si può “rientrare” col proprio corpo chiuso in un ‘angolo di Vita ritagliato, ma la Testa e l’Anima non vogliono rientrare per nessuna ragione al Mondo.
Il “Rientro” è l’energia per una prossima partenza, un nuovo viaggio, una nuova avventura, nello stesso tempo può rappresentare l’esaurimento di ogni desiderio di ripartire. Il “Rientro” è la nostra Vita… da qualsiasi prospettiva possa essere visto e vissuto, nella consapevolezza e onestà del nostro vivere quotidiano.
Da bambino, in auto con la mia famiglia, il mio rientro a casa, con la tristezza del distacco era un laconico: “Ciao Mare…” Disco “popopooooò” non potevano che essere i Righeira… perché l’Estate sta finendo, ma forse nonemaiiniziata.it!!!!!…
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