Non c’è rispetto per chi piange nel silenzio. Il Cimitero di Cosenza non è Terra di Riposo e degna sepoltura, ma di conquista per sciacalli e ladruncoli.
Furti e furtarelli di basso profilo ci regalano lo specchio fedele di quello che siamo in una Società difficile, che disperatamente si aggrappa ai pochi valori rimasti in una Civiltà che scompare. Siamo sempre i primi a lamentarci a piangere su noi stessi ed i primi a non far nulla per cambiare le cose… anche solo nel raccogliere un pezzo di carta a terra…
Siamo quelli che puntiamo il dito, refrattari all’educazione, al rispetto e al senso civico… quelli che vivono di critica senza sapere cosa mai fosse l’autocritica. Abbiamo una visione della “Proprietà” ad uso e consumo personale senza averne alcun diritto, ma tutta l’arroganza possibile.
Viviamo come fossimo in una giungla pronti a sbranarci l’un con l’altro già al primo semaforo della giornata o al primo caffè al Bar. Siamo così pieni di Noi che gli altri non esistono… perché non ci interessa e alla fine non regaliamo un sorriso nemmeno ad un bimbo che ci saluta dal vetro della macchina che sta davanti a noi.
Quindi rubare in un Cimitero… rubare ai defunti è cosa, anche questa, “normale”… assolutamente normale… visto che per salvare una panchina comunale al suo interno dobbiamo metterci il catenaccio!… provosolovergogna.it!!!!!… Disco “popopooooò” alla ricerca del Rispetto…
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