CATANZARO – Sono quattro gli interventi per la Regione Calabria previsti dal Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico (PNIISSI) con un finanziamento totale di quasi 32 milioni di euro. Nel dettaglio si fa riferimento al Consorzio di bonifica Alto Ionio Reggino, per la messa in sicurezza del pozzo di accesso alla camera di manovra delle paratoie e di ripristino della corretta funzionalità dell’invaso – Diga T. Lordo. E ancora al Consorzio di bonifica Tirreno Catanzarese per l’intervento di riparazione della traversa fluviale nel fiume Savuto in loc. Tribito Comune di San Mango d’Aquino; al Consorzio di bonifica integrale dei bacini meridionali del Cosentino, con interventi di miglioramento ed adeguamento sismico della diga Redisole in agro del Comune di San Giovanni in Fiore (CS). Infine per il Consorzio di bonifica integrale dei bacini meridionali del Cosentino, sono previsti interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza diga di Votturino.
La notizia del riparto nazionale, che sotto riportiamo, è pubblicata sul sito MIT. Il via libera al primo stralcio degli interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico PNIISSI è stato fortemente voluto dal ministro Salvini e sono 19 le Regioni coinvolte per un importo della realizzazione dei lavori che supera i 917 milioni di euro, mentre l’importo della progettazione è pari a circa 36 milioni di euro, per un finanziamento totale di oltre 954 milioni di euro.
PNIISSI
Il Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico è uno strumento di pianificazione di infrastrutture idriche strategiche con una visione di medio-lungo termine costruito adottando un modello di analisi basato su quattro dimensioni: economico-finanziaria, ambientale, sociale ed istituzionale. Il Piano è stato adottato a dicembre 2024 includendo: 418 interventi ammissibili, per un valore finanziario pari a circa 12 miliardi di euro e 565 interventi già programmati di importo finanziato dal MIT pari a circa 5 miliardi di euro. Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha seguito con particolare attenzione questo dossier fondamentale per la tutela e la sicurezza del territorio italiano: infatti, con queste azioni il MIT contribuisce alla corretta gestione della risorsa idrica oltre che alla messa in sicurezza e all’ammodernamento delle infrastrutture idriche.
