CASTROVILLARI (CS) – Uno dei presidi ospedalieri che ha fatto registrare il maggior numero di interruzione di servizi ai cittadini è certamente lo Spoke di Castrovillari. Il trasferimento di personale ad altre strutture, insieme alle mancate sostituzioni o assunzioni, ha portato alla chiusura di reparti nel corso degli anni e, nel migliore dei casi, alla riduzione dei servizi.
Il tavolo permanente sulla sanità nell’Esaro-Pollino, che si è riunito più volte, ha formulato le sue richieste al commissario dell’ASP di Cosenza, Antonio Graziano. Qualche giorno fa, poi, c’è stato l’incontro fra i sindaci, i rappresentanti istituzionali del territorio, i sindacati e le associazioni con la governance dell’azienda sanitaria provinciale. L’arrivo degli otto medici cubani, annunciato proprio in quell’occasione, è stata considerata ovviamente una buona notizia, ma per il tavolo occorre ben altro.
Sul banco degli imputati il reparto di ortopedia, ovvero uno di quei servizi che il Ferrari non eroga più. Per venire incontro alle esigenze della popolazione, è stata richiesta la riapertura, almeno due volte a settimana. Restano ancora da definire diverse questioni, quali, ad esempio, la piena funzionalità delle sale operatorie o l’emodinamica, che non è attiva H 24.
Dal canto suo, il commissario dell’Asp ha garantito che l’atto aziendale, prima della sua adozione, verrà trasmesso alla conferenza dei sindaci. Inoltre, per quanto concerne l’emergenza-urgenza, previsto un servizio da avviare entro fine anno, con una nuova rete e un sistema di intervento, già finanziato, con incremento anche notturno dell’elisoccorso.
I medici cubani, intanto, sono arrivati anche nella città del Pollino. Il loro intervento sarà prezioso, ma l’impressione è che, in considerazione delle condizioni dell’ospedale di Castrovillari, non sarà sufficiente.

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