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Sanità: Guccione (Pd) “Occhiuto ha fallito, si dimetta subito da commissario”. Elezioni? Lavoriamo per vincere”

PD Cosenza incontro Sanità

COSENZA – Si è svolto questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo dei Bruzi a Cosenza, un incontro voluto dal gruppo consiliare dei demcrat con la presenza anche di Carlo Guccione sulla questione relativa alla sanità regionale, dopo le dimissioni del Governatore Roberto Occhiuto che è anche Commissario ad Acta proprio della sanità regionale e per la realizzazione dei nuovi ospedali. Titolo dell’incontro “La mala sanità ai tempi di Roberto Occhiuto – La verità”. Una presa di posizione netta e decisa quella degli esponenti del Pd contro la gestione della sanità calabrese da parte del Presidente della Regione Roberto Occhiuto accusato di “trasformazione della sanità pubblica in un indecente pascolo a favore di strutture private”, con accuse pesanti nei confronti della Giunta regionale».

Per gli esponenti Dem Occhiuto sulla sanità ha fallito e deve immediatamente dimettersi da commissario alla sanità a alla realizzazione degli ospedali come ha evidenziato Carlo Guccione «Le dimissioni di Occhiuto sembrano più una fuga dalla responsabilità che una risposta al fatto che le vicende giudiziarie hanno ridotto la capacità di tenere insieme una squadra di governo. Io penso che Occhiuto debba dimettersi immediatamente dall’ufficio del commissario e da commissario anche per la realizzazione degli ospedali. Si creerebbe un vulnus democratico: un presidente dimissionario che contemporaneamente ha un incarico di commissario che va fuori e in deroga alle leggi, gestire la sanità e la realizzazione di 5 ospedali creerebbe un vulnus democratico che potrebbe condizionare le elezioni regionali.

E da questo punto di vista non può prendere un minuto e dimettersi da questi due incarichi importantissimi. Mi auguro che la Meloni nelle prossime ore, nei prossimi giorni convoco il Consiglio dei Ministri per nominare i due nuovi commissari per quanto riguarda la sanità e per quanto riguarda la realizzazione degli ospedali. Questo è un aspetto importantissimo».

I numeri sulla sanità “Calabria resta ultima”

«Noi sono anni che registriamo attraverso le nostre iniziative, le nostre conferenze stampa, il fatto che la Calabria è e rimane all’ultimo posto per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza, per quanto riguarda l’erogazione delle prestazioni sanitarie ed ospedaliere. I dati sono emblematici ed è evidente che ha fallito, nonostante abbia beneficiato del fatto che dal 2019 fino al 2024, attraverso i decreti Calabria, come Commissario per la Sanità gli siano stati dati più poteri rispetto agli altri commissari e più risorse».

«Nonostante tutto questo è emblematico che, per esempio, la riorganizzazione del 118 dell’Emergenza/urgenza proprio in questi giorni sta dimostrando il fallimento. È stata affidata alla legione Lombardia, la riorganizzazione, sono stati spesi decine di milioni di euro, ma i risultati non ci sono e oggi in Calabria visto il mancato rispetto dei tempi di soccorso da parte dei 118 e delle autombulanze la gente rischia di morire».

Verso le elezioni? “Il Pd lavora per avere una colazione e vincere”

Inevitabilmente si è parlato con Guccione anche delle prossime elezioni regionali, del campo largo con un nome forte da mettere in campo a cominciare da quello di Tridico “Io penso – ha detto Guccione – che il Partito Democratico stia lavorando non per mettere bandierine, ma per creare le condizioni di avere una coalizione che riesca a essere competitiva e vincere le elezioni. Noi veniamo da due sconfitte consecutive, vorrei ricordare che il centrodestra governa la Calabria da oltre sette anni. Abbiamo fatto tesoro di questi errori, partiamo e stiamo lavorando per creare le condizioni che ci consentano di vincere con una coalizione larga, inclusiva, che includa tutte quelle forze che oggi si oppongono al fallimento del centrodestra e le candidature che sono in campo, a cominciare da quella di Tridico, rispondono a queste esigenze».

Con Carlo Guccione in lista? «No, io ho già dato alla Regione, ho fatto già altre legislature, molti mi chiedono di candidarmi ma non ci sono le condizioni, anche perché la mia famiglia non vuole».

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