Calabria
Sanità: delibera 387/2024, nuova diffida del Si Cobas Calabria verso l’Auo “R. Dulbecco”
CATANZARO – Nuova diffida del sindacato Si Cobas nei confronti dell’amministrazione dell’Aou Renato Dulbecco per la vicenda della Soc di oculistica. “Da mesi al Pugliese non vi è il Direttore perché indagato per le vicende che hanno riempito le cronache regionali e nazionali, una macchia oscura nella sanità pubblica calabrese. Visto che con questa delibera la n.387/2024 del 29/03/2024 si integra la Soc di oculistica del presidio Mater Domini al presidio Pugliese non capiamo perché per tutte le altre Soc e per tutti gli istituti non si possa fare nulla”.
“Abbiamo già denunciato per l’istituto si vestizione e svestizione – scrive Roberto Laudini Coordinatore regionale Si Cobas Calabria – che al presidio (Mater Domini) viene percepito e pagato come orario di lavoro usando i soldi del bilancio, nei altri presidi della Dulbecco (Pugliese e Ciaccio) non viene erogato e si chiede di approvare un regolamento che preveda il pagamento dell’istituto di vestizione e svestizione prendendo i soldi dal Comparto ovvero fondo dello straordinario e fondo della performance annua, un assurdità già denunciata e non crediamo che il parere Aran possa aggiungere molto quando i dipendenti ex policlinico Materdomini percepiscono già l’istututo di vestizione e svestizione”.
“Altra piaga il regolamento di Mobilità interna per il personale all’ex policlinico universitario esiste al ex Pugliese-ciaccio non esiste ma si poteva utilizzare appunto quello esistente almeno da Aprile 2023 momento della fusione. Altro esempio di diversità al ex policlinico ci sono molti lavoratori con oltre 140 giorni di ferie e che nel silenzio totale dell’amministrazione si tende ad oscurare la vicenda, nel ex Pugliese-Ciaccio da anni si mettono paletti temporali per fare esaurire le ferie ma ribadiamo che da aprile 2023 si poteva trovare una linea comune invece nulla”.
“Diciamo ai lavoratori di aprire gli occhi la vicenda della soc di Oculistica spostata fa capire che dove vogliono gli interessi vengono fatti perché la vicenda nota alle cronache è gravissima e si tende a coprire ma alle fine il ritorno negativo c’è sempre. La Dulbecco secondo noi non doveva mai nascere vista la situazione della sanità pubblica in Calabria, purtroppo i soldi chiamano altri soldi e i poteri forti la fanno da padrone a discapito della povera gente che ogni giorno si reca negli ospedali per le cure dove si vuole si interviene con delibere fatte di notte, dove non si vuole non sì fanno e noi da anni stiamo denunciando questo alla struttura commissariale, troppe criticità in atto per una sanità che non si vuole fare togliere dalle sabbie mobili del malaffare”.
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