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Rende: tentano di far esplodere una palazzina nel centro storico, coppia resta in carcere

Area Urbana

La decisione del Gip

Rende: tentano di far esplodere una palazzina nel centro storico, coppia resta in carcere

Il gip del Tribunale di Cosenza, ha convalidato l’arresto dei due presunti responsabili del tentato omicidio avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. La Procura ipotizza i reati di tentato omicidio plurimo, atti persecutori e danneggiamento aggravato

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Tribunale di Cosenza

RENDE – Resta in carcere la coppia accusata, in concorso, di tentato omicidio plurimo aggravato, atti persecutori e danneggiamento aggravato, con l’aggravante della recidiva per la donna, T.M. di 43 anni. Insieme al compagno, D.P. di 33 anni, nella serata del 3 novembre scorso avrebbero tentato di uccidere una coppia di coniugi portando una bombola di gas davanti all’ingresso della loro abitazione, in una palazzina del centro storico di Rende. Il Gip del Tribunale di Cosenza, Claudia Pingitore, ha convalidato il loro arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi, accogliendo le richieste della Procura.

I due quella sera, a seguito di precedenti minacce, avrebbero aperto il regolatore della bombola, lasciando fuoriuscire il gas e tentando per due volte di accendere una fiamma con un accendino. Un innesco mancato solo per fortuna altrimenti sarebbe stata una strage. Sono stati i condomini ad allertare i carabinieri di Rende intervenuti rapidamente, che hanno rintracciato e fermato i due. La coppia si trova in carcere, lei a Castrovillari e lui a Cosenza, e restano a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’episodio si inserisce in un contesto di minacce e persecuzioni che, secondo la Procura, si protraeva da tempo nei confronti delle vittime e che aveva generato un clima di paura e tensione.

L’episodio richiama con profonda commozione il recente tragico evento verificatosi nella provincia di Verona, dove tre Carabinieri hanno perso la vita in servizio a seguito del crollo di una palazzina provocato dall’esplosione di una bombola di gas. Un sacrificio che testimonia, ancora una volta, il coraggio, la dedizione e l’alto senso del dovere con cui le donne e gli uomini dell’Arma dei Carabinieri operano quotidianamente al servizio della collettività.

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