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Reggina esclusa dalla Serie B. Amaranto bocciati dalla Covisoc, Brescia vicino alla riammissione

Reggina

ROMA – Era l’atteso giorno del verdetto Co.vi.so.c. La Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche della Federazione Italiana Giuoco Calcio, avrebbe detto no all’iscrizione degli amaranto al prossimo campionato di Serie B. Questo è quanto filtra da Roma dalla sede della Federazione. Tutto ruotava attorno al famoso debito con l’Erario. Ovvero lo stralcio del 95% dei debiti accordato e che il club calabrese deve versare allo Stato dopo l’omologa del piano di risanamento concesso dal Tribunale fallimentare di Reggio Calabria. Per la legge ordinaria la società amaranto è in regola perchè i soldi possono essere versati entro il 12 luglio. Dall’altra l’ordinamento sportivo che imponeva come tutte le pendenze debbano essere saldate tassativamente entro il 20 giugno.

Emerse diverse criticità

Ma da quanto emerso durante il controllo, le inadempienze della società amaranto non si limiterebbero ai noti 780mila euro del piano di ristrutturazione, ma sarebbero emerse anche diverse altre irregolarità su emolumenti e documenti. In particolare mancherebbero alcuni bonifici ai calciatori e sembrerebbe anche i pagamenti dei di Inps e Irpef del 2023, costati già 5 punti di penalizzazione.

La Reggina è comunque pronta a dare battaglia a colpi di ricorsi e carte bollate. Nel frattempo il Brescia, che si era visto bocciare un primo ricorso (“inammissibile”) al Collegio di Garanzia del Coni contro Lega B, Figc e la stessa Reggina è la prima favorita alla riammissione. Il club di Cellino voleva la riammissione in B, dopo che la domanda era stata bocciata. Tutto si deciderà comunque il 7 luglio, dopo i ricorsi e quando il Consiglio Federale darà i suoi verdetti e aprirà le pratiche per le riammissioni che si definiranno entro fine luglio in attesa dei ricorsi dei club esclusi. Brescia ma anche Perugia e Foggia che chiedono di partecipare alla serie B.

Non dovrebbe esserci nessun soprannumero visto durante l’assemblea è stata sottolineata l’importanza di tutelare il format a 20 squadre ed era intervenuto anche il presidente della FIGC Gravina che sui possibili ricorsi non si era detto preoccupato “fa parte del gioco, aspettiamo i verdetti degli organi tecnici. Non so poi quale sarà il risultato delle decisioni tecniche, aspettiamo la COVISOC. Il 29 e il 30 ci sono due riunioni importanti, poi il 7 luglio il consiglio federale, ma abbiamo un vantaggio che in caso di eventuali ricorsi TAR e Consiglio di Stato sono stati già fissati, almeno abbiamo certezza che entro il 27 di agosto abbiamo chiuso tutto”.

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