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Qualità della vita: Bolzano prima, Crotone ultima. Cosenza in coda, scende al 97esimo posto

COSENZA – Il fascino delle Dolomiti e il cuore pulsante della metropoli. Sul podio della qualità della vita, nel 2023, c’è la provincia di Bolzano, da sempre al top del “bel vivere” (era 2ª nel 2022). A seguire due città metropolitane, Milano e Bologna, al 2° e al 3° posto, che migliorano e confermano la performance del 2022: erano 5ª e 3ª su 107. Seguono Trento e Firenze. Sono i risultati dell’Indagine sulla qualità della vita di ItaliaOggi – Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, giunta alla 25ª edizione.

Le dimensioni analizzate sono: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, tempo libero. Quest’anno la qualità della vita in Italia è risultata buona o accettabile in 63 province su 107, in linea con gli ultimi due anni (erano 64 nel 2022; 63 nel 2021; 60 nel 2020, anno dell’emergenza pandemica). Si tratta per lo più di province dell’arco alpino, centrale e orientale, della pianura padana e dell’appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana, Umbria e Marche.

Sud in coda: Crotone ultima. Cosenza scende al 97′ posto

Al contrario, le province del Sud e delle Isole compaiono quasi integralmente nei gruppi 3 e 4 dell’indagine, in cui la qualità della vita è valutata scarsa o insufficiente. L’indagine 2023 conferma una tendenza: la frattura tra il Centro-Nord, più performante e resiliente, e l’Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una persistente vulnerabilità. All’ultimo posto c’è la provincia di Crotone . Al penultimo e terzultimo posto due provincia siciliane: Caltanissetta e Messina. Per quanto riguarda le altre province calabresi Cosenza scivola al 97′ posto (nel 2022 era al 94′) mentre poco più su (al 95′ posto) c’è Reggio Calabria che fa peggio di Vibo Valentia che si trova al 92′ posto. La migliore delle province Calabresi, per qualità della vita, è Catanzaro che si trova alla posizione numero 87.

Quest’anno emerge un’altra tendenza: la forte ripresa, negli ultimi due anni, che ha coinvolto province e città metropolitane del Centro-nord, appartenenti al cluster “Metropoli”. Tendenza ben rappresentata dal 2° posto del capoluogo lombardo, dai dati di Bologna e Firenze, ma anche dalla performance di Torino (31ª) e Roma (33ª), che scalano una ventina di posizioni rispetto al 2022.

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