LAINO BORGO (CS) – Con il trascorrere delle ore le speranze di trovarla in vita si erano affievolite. Pochi minuti fa il tragico epilogo che ha spezzato ogni speranza. Il corpo di Denise Galatà, la giovane studentessa 18enne di Rizziconi, dispersa nel Lao, è stato trovato dagli soccorritori riverso nelle acque del fiume Lao. Quello stesso fiume che doveva far trascorrere ad una scolaresca del Liceo “Giuseppe Rechichi” di Polistena alcune ore di divertimento e relax e che, invece, ieri pomeriggio l’ha inghiottita trasformando tutto in una terribile tragedia.
Il corpo di Denise rinvenuto nel fiume
Nella tarda mattinata di oggi era stata individuata la zona e anche il caschetto di sicurezza usato dalla studentessa. Si trovava a circa 100 metri dal gommone dal quale era caduta, in una zona decisamente impervia. I soccorritori l’hanno individuata da lontano e poi si sono avvicinati al corpo, ormai privo di vita, con molta difficoltà. Ad individuare il corpo della giovane, che si trovava sott’acqua, sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco che l’hanno recuperata dalle acque del fiume.
Ricerche a tappeto, poi il tragico epilogo
Denise Galatà si trovava in gita scolastica in provincia di Cosenza con una quarantina di compagni. Durante la gita nel parco del Pollino, nella giornata gli studenti hanno preso parte a un’attività di rafting sul fiume Lao. Un momento di spensieratezza, di avventura insieme ai suoi compagni, che si è trasformato in pochi minuti in una tragedia. Secondo quanto emerso, nonostante l’allerta gialla e la portata del fiume, a determinare la caduta sarebbe stato l’urto tra i due gommoni.
L’urto con un altro gommone e la caduta in acqua
Ma cosa sia realmente accaduto ieri pomeriggio sarà la magistratura ad accertarlo. Dai primi racconti dei compagni di classe è emerso che erano in 8 sul gommone nel quale si trovava anche la studentessa. Intorno alle 14:30, forse a causa di un’onda, il gommone si sarebbe scontrato (ma è tutto ancora da verificare) con un altro gommone che procedeva nelle vicinanze. Quattro i ragazzi finiti nelle acque gelide del Fiume Lao. Tre di loro sono stati recuperati e portati in salvo.
Il racconto di una compagna “ho pensnto di morire”
«All’inizio le acque erano calme ma subito dopo l’intensità della corrente è aumentata– racconta una compagna di classe –. I gommoni sfioravano pericolosamente alcuni enormi massi del fiume che era molto agitato. Ma le guide ci avevano rasserenate dicendoci di stare tranquilli. Improvvisamente però abbiamo sbattuto e dopo un sobbalzo siamo caduti in acqua. Denise era sul mio gommone ed anche lei è caduta. Pensavo di morire, poi qualcuno è riuscito ad agganciarmi portandomi a riva. Vicino a me ho visto il caschetto che indossava Denise. Ho visto la morte con gli occhi, sono rinata ieri».
La Procura ha aperto un’inchiesta
La procura di Castrovillari intanto ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità su quanto accaduto. La sostituta procuratrice Simona Manera, ha delegato le indagini ai carabinieri di Cassano allo Ionio. Già ieri sera sono stati ascoltati i compagni e gli insegnanti che si trovavano insieme alla giovane.

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