«No alla riapertura dell’impianto di San Sago». Tortora preoccupata per i ‘rifiuti pericolosi’

Le preoccupazioni dei residenti raccolte dal partito NOI MODERATI contro lla riapertura dell'impianto posto sotto sequestro tempo fa per numerose anomalie

TORTORA (CS) – Le sezioni del partito NOI MODERATI del Tirreno Cosentino, sollecitate da diversi cittadini residenti nel nostro comprensorio (quest’ultimi fortemente preoccupati del fenomeno dell’inquinamento ambientale e delle ripercussioni negative nel settore dell’economia turistica), hanno esaminato la vicenda della riapertura dell’impianto di rifiuti pericolosi presso l’impianto di San Sago.

Il suddetto impianto, ubicato nel comune di Tortora, nasce circa 30 anni fa come impianto pubblico autorizzato al trattamento dei reflui urbani comunali e nel corso degli anni viene riconvertito ad impianto privato autorizzato anche al trattamento dei rifiuti speciali pericolosi.

L’impianto di San Sago “dovrebbe” trattare svariate tipologie di rifiuti speciali liquidi e fangosi provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, industria del legno, industria dei detersivi, etc., nonché percolati prodotti dagli impianti di discarica.

Occorre evidenziare che nel recente passato vi è stato un sequestro giudiziario dell’impianto. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola, disponendo il sequestro preventivo dell’impianto (27 novembre 2013), riscontrava numerose anomalie, successivamente chiarite.

Nel frattempo, numerose manifestazioni pubbliche, con la partecipazione di sindaci e associazioni ambientaliste, con il coinvolgimento del mondo della scuola, hanno sottolineato la ferma contrarietà alla riapertura dell’impianto di San Sago. Le suddette manifestazioni hanno trovato ampio spazio e risalto sulle reti televisive, sui quotidiani e sui mezzi di informazione online.

Pertanto, facendo propria la legittima preoccupazione dei cittadini, delle associazioni e delle amministrazioni comunali interessate, esprimono la ferma contrarietà alla riapertura dell’impianto di rifiuti speciali nel comune di Tortora, sollecitando i nostri rappresentanti istituzionali ad intraprendere percorsi politici capaci di interrompere l’iter burocratico amministrativo della riapertura.

Occorre restituire serenità ai cittadini e agli operatori turistici, preoccupati e indignati dalla riapertura dell’impianto di San Sago. Nell’esprime disponibilità al dialogo per individuare strade percorribili alla soluzione del problema “rifiuti pericolosi”, ribadiamo con forza il seguente presupposto: non possiamo, come sistema territoriale, permetterci il lusso che in una delle zone più belle e attrattive della Calabria si metta nuovamente in azione una “macchina generatrice” di possibile inquinamento ambientale.

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