COSENZA – La kermesse teatrale, tratta dall’omonimo testo di Serena Dandini e Maura Misiti, “Ferite a morte” sulla violenza di genere, porta la firma del regista Giulio Munno. Sarà l’ultimo degli appuntamenti programmati dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione Cultura e Spettacolo del Comune di Luzzi, guidato da Maria Leone, in collaborazione con l’Associazione Torrione del Principe. “Ferite a morte” è una raccolta di monologhi molto forti. I testi attingono alla cronaca e alle indagini giornalistiche, per dare voce alle vittime che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un ‘ex’.
È ancora diffusa, purtroppo, la tendenza a pensare ai casi come eccezioni, singoli eventi mostruosi, o riguardanti solo degli isolati individui “anormali”; invece la violenza sulle donne è sistemica. Lo vediamo tutti i giorni nei nostri ambienti lavorativi, affettivi, familiari.
“Ferite a Morte” avrà la voce di Larissa Volpentesta e Francesca Ramunno con la presenza di Werner Altomare, volti noti al grande pubblico radiofonico e televisivo. In scena l’immaginario racconto postumo delle vittime schiacciate, soffocate, derise e annientate dal peso della violenza. Un’occasione di riflessione, un tentativo di coinvolgere l’opinione pubblica, i media e le istituzioni. Le musiche saranno curate da Ferdinando Autiero con la partecipazione della cantante luzzese Albachiara Ciliberto.
“Tutti i monologhi di ‘Ferite a morte’ ci parlano di delitti annunciati, degli omicidi di donne da parte degli uomini con un’impressionante cadenza, che ancora oggi continua tristemente a riempire le pagine della nostra cronaca quotidiana. Dietro le persiane chiuse delle case di tutto il mondo – commenta il regista – si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di iceberg, di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Parlarne è fondamentale”. L’ingresso allo spettacolo è gratuito, appuntamento alle 20.30.