TREBISACCE (CS) – Continua, da oltre un mese, senza sosta la protesta dei lavoratori del Consorzio di Bonifica di Trebisacce che vantano il pagamento di sei mensilità. Alcuni di loro nei giorni scorsi, per richiamare l’attenzione sulla vertenza, erano saliti sul tetto della sede del Consorzio scendendo solo dopo l’intervento del vescovo di Cassano allo Ionio monsignor Francesco Savino.
Da qui l’inasprimento della protesta che ha portato i lavoratori a scendere in piazza alla presenza oltre che dei loro rappresentanti sindacali e del vescovo Savino che si è schierato ancora una volta al loro fianco, anche dei sindaci del territorio e degli studenti delle scuole superiori. “I sindacati Flai Cgil- Fai Cisl- Filbi Uil – è detto in una nota unitaria – a seguito dell’incontro fallimentare tenutosi presso la Prefettura di Cosenza per la risoluzione della vertenza che oramai va avanti per più di un mese riferita ai pagamenti delle mensilità a tutti i lavoratori dipendenti del Consorzio di Bonifica dei Bacini Ionici del Cosentino di Trebisacce, hanno deciso la prosecuzione della mobilitazione con una manifestazione pubblica per ‘Dignità – Salario – Diritti’ a sostegno della vertenza dei lavoratori del Consorzio di bonifica”.
I rappresentanti sindacali lamentano, infatti, di “non avere avuto nessuna risposta concreta. Abbiamo chiesto, per l’ennesima volta, al Consorzio di bonifica, un’assunzione di responsabilità per uscire da questa mortificazione che sono costretti a subire tanti padri e madri di famiglia. Non si può chiedere ai lavoratori di lavorare gratis garantendo un servizio pubblico”.
“Risolvere vertenza lavoratori e garantire efficienza”
“Ai lavoratori va garantito il dovuto perché prestano il loro impegno per tutti noi e perché il lavoro va pagato. Inoltre, va garantita l’efficienza complessiva della struttura di cui il territorio non può fare a meno”. Lo ribadiscono con forza il sindaco di Terranova da Sibari, Luigi Lirangi, e il Vice sindaco, Massimiliano Smiriglia, a seguito della richiesta di numerosi sindaci del comprensorio della convocazione di un tavolo istituzionale di confronto ai vertici del Consorzio, della Regione Calabria e al Prefetto “al fine unico di individuare soluzioni immediate per superare l’attuale situazione di emergenza sociale mediante il pagamento di tutte le spettanze dovute ai lavoratori dell’Ente”.
“È il primo livello da risolvere – aggiungono dall’amministrazione terranovese – per restituire ai territori un’azione rinnovata ed efficiente del Consorzio senza la quale a soffrirne e tutto il comparto agricolo, già funestato dalla crisi dei costi e produttiva e mancante ad oggi di pulizia di fossi di scolo e altre opere che con l’arrivo della stagione invernale diventa ancora più difficile effettuare”.