TREBISACCE (CS) – Ha indossato il casco e poi, salito sul cestello dell’autoscala dei Vigili del Fuoco, ha raggiunto il tetto dell’edificio che ospita la sede del Consorzio sul quale da qualche ora si trovavano due operai. Monsignor Francesco Savino, arcivescovo della Diocesi di Cassano allo Ionio, è riuscito a trovare le parole giuste. Il tono pacato che gli appartiene, la capacità empatica che lo contraddistingue, la condivisione delle preoccupazioni. Dopo un fitto dialogo il lieto epilogo. I due lavoratori hanno finalmente deciso di interrompere la loro eclatante protesta, assecondando la richiesta del presule di scendere dal tetto e riabbracciare i loro familiari. Sul posto si registra la presenza dei rappresentanti sindacali e del sindaco di cassano Gianni Papasso, mentre è atteso a breve l’arrivo dell’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo. I dipendenti del Consorzio di bonifica temono di perdere a causa della difficile situazione dell’ente il TFR maturato nel corso di lunghi anni di lavoro e ben sette mensilità arretrate. La situazione è in evoluzione.
“La situazione si fa sempre più difficile. Si sta consumando – ha dichiarato mons. Savino – un vero e proprio tradimento, una grossa ingiustizia nei confronti di questi lavoratori. E’ ora di intervenire e che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Da un momento all’altro la situazione può degenerare e può accadere qualcosa di imprevisto. Quando non viene riconosciuto un diritto acquisito dai lavoratori la democrazia è in crisi, anzi inesistente. Urge recuperare un rapporto equilibrato tra i diritti e i doveri”.