TREBISACCE (CS) – Va avanti la protesta dei lavoratori del Consorzio di Bonifica di Trebisacce in sciopero da 15 giorni per chiedere il pagamento di sei mensilità arretrate. Insieme a loro e ai rappresentanti sindacali, anche gran parte dei sindaci del comprensorio: Corigliano Rossano, Trebisacce, Cassano Ionio, Terranova da Sibari, Paludi, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Cerchiara, Amendolara, Villapiana e Oriolo.
“Noi sindaci – ha detto il primo cittadino di Corigliano Rossano, Flavio Stasi – ci faremo carico ad horas di chiedere al Prefetto di Cosenza la convocazione di un tavolo che veda la partecipazione della Regione, della dirigenza del Consorzio, dei lavoratori e dei sindacati”.
“Proseguiremo a oltranza, insieme ai lavoratori – ha sostenuto dal canto suo Giuseppe Guido, segretario generale comprensoriale della Cgil parlando a nome anche della Cisl e della Uil – questa lotta con azioni anche più eclatanti fino a quando i lavoratori non riceveranno le loro spettanze già maturate”.
I lavoratori presidiano i cancelli dal giorno dello sciopero dell’11 ottobre scorso. Tina Balì, Segretaria nazionale Flai Cgil: “Siamo al fianco e solidali con i lavoratori che domani sciopereranno per chiedere quanto loro dovuto. Si tratta di famiglie in difficoltà, perché sei mesi di stipendio non pagato pesano enormemente, soprattutto in momento critico e particolare come l’attuale”.
“Non è accettabile che i lavoratori paghino le gestioni errate degli ultimi anni, e le scelte discutibili dell’Ente consortile, gli stipendi vanno pagati non ci possono essere ulteriori attese. Certamente come segreterie nazionali ci attiveremo anche unitariamente, intanto sosteniamo i lavoratori nella loro giusta lotta e chiediamo che gli enti preposti intervengano quanto prima a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie. I lavoratori – conclude Balì – hanno assicurato il servizio, indispensabile per il territorio e per l’agricoltura ma ora necessitano risposte e azioni concrete immediatamente, senza ulteriori rimandi”.