CASTROVILLARI (CS) – Nascere potrebbe diventare un lusso. Nella sanità calabrese accade anche questo ed il riferimento è a ciò che sta accadendo nella zona del Pollino. Nello specifico a rischiare la sopravvivenza o, per essere precisi, la piena funzionalità è il reparto di Pediatria dell’ospedale di Castrovillari.
Come già detto nei giorni scorsi, dei sei medici, ben presto, ne resteranno solo tre a seguito di pensionamenti e trasferimenti. A rischio, quindi, non solo il reparto, ma anche il punto nascita perché la presenza di soli tre medici non può garantire il servizio 24 ore al giorno e sette giorni alla settimana. Ancora una volta, quindi, è la carenza di personale a provocare le principali lacune nel sistema sanitario regionale ed in questi giorni hanno deciso di intervenire anche le istituzioni ed i sindacati.
I sindaci del comprensorio del Pollino hanno lanciato l’allarme perché a rischio c’è il corretto funzionamento di un presidio che è stato capace sempre di fornire risposte adeguate e che rappresenta un punto di riferimento per il territorio. Anche i sindacati hanno deciso di far sentire la loro voce: «Da anni – ha detto Giuseppe Guido, segretario generale Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno e Vincenzo Casciaro, Segretario Generale della Fp-Cgil Pollino Sibaritide Tirreno – denunciamo la grave carenza di Personale medico e non medico, senza ottenere risposte sufficienti. In mancanza di soluzioni strutturali e urgenti, la sanità pubblica rischia un serio tracollo. Bisogna mappare le carenze di Personale, concentrare tutte le risorse, ordinarie e straordinarie, assegnate per l’emergenza covid e in funzione del Pnrr, e procedere con le assunzioni del Personale necessario a garantire il diritto alla salute».