GRISOLIA (CS) – Non avendo di meglio da fare, legano una cagnolina dietro la macchina, mettono in moto e la trascinano sull’asfalto. Un gesto davvero disumano, di quelli che non ci fanno certo credere nell’ormai famoso slogano “ne usciremo migliori”.
“E’ colpa del cane”
E’ la storia o meglio la disavventura di una cucciola di Rottweiler. A denunciare l’accaduto è la delegazione di Orsomarso “Gaia Animali & Ambiente”. Alla loro attenzione giunge, qualche giorno fa, la richiesta di aiuto da parte di una volontaria di Grisolia, nel cosentino, Debora Gorizia titolare di un lido, che riferisce di aver sottratto da un vero e proprio linciaggio quella bestiolina trascinata barbaramente dietro una autovettura.
Fortunatamente Debora, grazie anche a dei suoi collaboratori, riesce a fermare la macchina e a sottrarre il Rottweiler dalle “grinfie” di quattro giovani spavaldi con qualche delirio di onnipotenza. E a proposito di “questi ragazzetti”, prima di darsi alla fuga hanno cercato di giustificare il vile gesto dicendo che “il cane era colpevole di aver aggredito una signora a spasso con dei Chihuahua”. Immediatamente i volontari della delegazione si sono messi in contatto con i Vigili urbani di Grisolia i quali, assieme alle guardie ecozoofile locali, hanno avviato i primi controlli.
Una storia difficile, di quelle che ci fanno capire quanto l’essere umano non meriti l’amore incondizionato dei cani, almeno quello che è capace di fare cose terribili come quelle che sono state fatte a questa cucciola che purtroppo non è tra i tanti cani fortunati che possono dire di aver trovato un migliore amico nell’uomo. Al contrario, questa bellissima cagnolina, ha trovato un vero nemico nella mano umana e ha subito un trattamento davvero terribile.
Dai primi controlli
In un prima momento il cane, non microchippato, è stato reclamato da un cittadino del posto il quale al momento delle contestazioni di legge ha negato la proprietà e riportato il cane alla volontaria. In accordo con le autorità amministrative sono state avviate le procedure per il ricovero del cane che per fortuna non ha subito gravi lesioni ed ora è momentaneamente affidato alle amorevoli attenzioni della volontaria che l’ha salvato.
Ma la cucciolona ha bisogno di una famiglia che la ripaghi, finalmente, di tutto l’amore che sa donare a colpi di coda scodinzolante. Per chi fosse interessato, all’adozione della nostra amica a quattro zampe, è stato aperto un numero telefonico per accogliere tutte le richieste: 351 244 5558.
“Zero cani in canile”
Nel contempo è stata avviata la procedura affinché anche il comune di Grisolia aderisca al progetto “Zero cani in canile”, ideato da Francesca Toto e che la delegazione di Gaia Animali & Ambiente Alto Cosentino sta proponendo a molti Comuni calabresi. “Zero cani in canile” prevede una serie di azioni di prevenzione del randagismo: microchippatura dei cani, mappatura e sterilizzazione dei cani delle aree rurali e urbane, campagne informative sulla corretta gestione degli animali, controlli sui chip e sulla corretta detenzione degli animali, iniziative per favorire le adozioni. “Episodi come quello di questa cucciolona non devono più accadere”, dichiara il presidente nazionale di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer. “Zero cani in canile serve anche a questo: combattere il randagismo e migliorare il rapporto uomo – altri animali sul territorio”.
Quante volte abbiamo detto che i cani sono meglio degli uomini? Leggendo queste storie, è davvero impossibile non pensarla così.