Provincia
Tragedia in Sila, fermi anche gli impianti di Camigliatello. Serve un nuovo incarico
Lorica sotto sequestro, mente la funivia di Camigliatello rimane temporaneamente chiusa in attesa della nomina di un nuovo Direttore di Esercizio

Pubblicato
4 mesi fail
Scritto da
M.G.
COSENZA – La tragedia in Sila, con la morte del direttore degli impianti di risalita Alessandro Marcelli, avvenuta domenica a Lorica durante un controllo di routine, ha gettato nello sconforto e nel dolore familiari, amici e colleghi dell’ingegnere, descritto da tutti come professionista stimato e vero uomo di lavoro. In attesa dell’esito dell’autopsia, la famiglia di Alessandro Marcelli e i dirigenti di Ferrovie della Calabria hanno espresso il desiderio che la camera ardete venga allestita nei locali della Calabro-Lucana a Cosenza. Intanto gli impianti di Lorica restano chiusi perchè la Procura della Repubblica di Cosenza che ha aperto un fascicolo e disposto il sequestro della cabinovia per consentire tutti gli accertamenti tecnici necessari a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Cosenza e della stazione di Casali del Manco. Un evento drammatico che rischia di sancire la fine anticipata della stagione invernale.
Ma da due giorni sono fermi anche gli impianti di risalita a Camigliatello. L’Arsac è stata tempestata di telefonate e chiarimenti da parte di tantissime persone sul perchè, anche a Camigliatello, l’impianto a fune sia fermo proprio in un periodo in cui la neve certo non manca così come i turisti. E la stessa Arsac ha risposto specificando che le stazioni sono chiuse entrambe ma, come ovvio, per motivi totalmente diversi. Camigliatello rimane temporaneamente chiusa in attesa della nomina di un nuovo Direttore di Esercizio, figura fondamentale per l’apertura perchè Marcelli era anche direttore della funivia di Camigliatello. La gestione dell’impianto di risalita compete all’Esercente, in questo caso alla Regione Calabria, con una sua azienda che è l’Arsac. La direzione tecnica è affidata al Direttore di Esercizio, figura nominata dell’esercente, previo rilascio del nulla osta tecnico ai fini della sicurezza da parte dell’USTIF (ufficio speciale trasporto impianti fissi), con sede a Bari.
Figura rappresentata fino a ieri dal compianto ingegnere Alessandro Marcelli. Senza il Direttore di Esercizio, nessun impianto appartenente a categoria B1 e superiori, può essere in pubblico esercizio. Quindi, l’impianto non potrà andare in funzione fino a quando non verrà incaricato un nuovo direttore di esercizio e, fa saperer ancora l’Arsac -tutto ciò non dipende ne dà Arsac e ne dai suoi operatori”.
Prosegui la lettura con...
-
Benessere animali: in arrivo pagamenti per 5 milioni e mezzo
-
Truffano un uomo di 100 anni residente in Calabria: 8 gli arresti
-
Cosenza, donna accoltellata nei pressi di piazza Valdesi
-
Sparatoria a Cantinella di Corigliano Rossano: ferito 33enne
-
Cosenza, indossa jeans strappati e la vicepreside li copre con lo scotch
-
La lettera – Partecipa ad un concorso pubblico ma a qualcuno arrivano le risposte
Provincia
Sparatoria a Cantinella di Corigliano Rossano: ferito 33enne
In corso di accertamento ancora i motivi dell’atto criminale. Il ferito è stato trasferito presso il nosocomio più vicino

Pubblicato
2 ore fail
24 Maggio 2022Scritto da
B.S.
CORIGLIANO ROSSANO – Attimi di paura questa mattina in contrada Cantinella a Corigliano Rossano, un uomo di trentatreenne anni è stato raggiunto e ferito da colpi di arma da fuoco. In corso di accertamento ancora i motivi dell’atto criminale. Sul fatto indaga l’Arma dei carabinieri. L’uomo è stato ferito ad una mano e subito trasferito presso l’ospedale Guido Compagna di Corigliano Rossano.
Al momento pare che il giovane non sia in pericolo di vita. Probabilmente si tratta di più aggressori che si sono poi dati alla fuga sul vecchio tracciato della 106, liberandosi dell’arma. Ignote, al momento le generalità e l’identità di chi ha premuto il grilletto. Secondo quanto si apprende un 23enne F.A. si sarebbe costituito.
(In aggiornamento)
Provincia
Frecciargento Sibari-Bolzano, il perchè del “No” alla fermata di Maratea
Comitato Magna Graecia: “Si persevera nelle politiche dei due pesi e due misure con grave nocumento alle popolazioni dell’Arco Jonico”

Pubblicato
3 ore fail
24 Maggio 2022Scritto da
S.G.
SCALEA – Nei giorni scorsi il Comitato Magna Graecia, assieme all’Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino, ha scritto una lettera alla Presidenza della Regione, ai vertici di Trenitalia, al Ministro dei trasporti, agli Assessori regionali al turismo ed all’agricoltura, alla Deputazione parlamentare dell’Arco Jonico ed al sindaco di Scalea con i motivi per cui si ritiene inopportuna la scelta, da parte di Trenitalia, di Istituire una fermata del Frecciargento Sibari-Bolzano a Maratea.
L’oggetto del ragionamento è stato spinto non da spiriti campanilistici, quanto da un’attenta analisi dei flussi veloci in transito sulla stazione di Maratea. “È bene chiarire che fra la Calabria ed il resto d’Italia (via tirrenica) vi sono, in totale, dodici treni AV (Freccia ed Italo). Di questi, 11 fanno capolinea nella stazione di Reggio Calabria ed uno a Sibari. Delle dodici corse, tre già effettuano scalo nella stazione lucana. L’accordo-servizio sul Freccia Sibari-Bolzano costituirà la quarta fermata”.
“Sgombriamo il campo da ogni, eventuale, fraintendimento”
“Che Maratea, essendo località turistica di pregio e fra le più gettonate del Tirreno, debba essere servita da quattro o più fermate di vettori veloci è legittimo ed insindacabile. Il paradosso, tuttavia, è che la quarta fermata venga assegnata compromettendo l’unico servizio veloce dallo Jonio verso la Capitale. A tal riguardo giova ricordare che cinque dei su menzionati dodici Treni AV, non effettuano fermate tra Salerno e Paola mentre altri tre non effettuano scali tra Sapri e Paola”.
“Risulta oltremodo inspiegabile – spiega il comitato – oltreché macchiettistico, che venga assegnata la fermata ad un treno che già effettua sosta nella stazione di Scalea. Tra l’altro, posta a circa dieci minuti di distanza da Maratea ed a questa collegata da servizi regionali. Viepiù, scegliendo per la causa, l’unico e solo treno che già raccoglie tutta l’utenza della Sibaritide e del Crotonese (da quando è stato istituito un servizio di collegamento regionale in coincidenza tra Crotone e Sibari), piuttosto che uno o più degli otto rimanenti treni provenienti dallo Stretto”.
“Ad ogni modo, si sarebbe potuta sfruttare una delle otto corse che non effettuano servizi di fermata tra Sapri e Paola, piuttosto che l’unico “treno sociale” (mutuando le parole della Senatrice Abate) che aveva dato un pizzico di sollievo all’atavico dramma della mobilità gravante su tutto l’Arco Jonico. Tale operazione – spiegano dal Comitato Magna Graecia – non solo rallenterà, ulteriormente, la corsa del treno, ma metterà a repentaglio la possibilità di usufrutto dello stesso da parte dei passeggeri provenienti e diretti verso la jonica. Gli stessi per cui la Regione Calabria corrisponde oneri di compensazione all’azienda, a garanzia di copertura della tratta tra Sibari e Paola. Del resto, già lo scorso anno, quando il servizio fu istituito in occasione del cambio orario estivo, con un atto di Presidenza dell’ex Governatore f.f. della Regione, avevamo già scritto ai Vertici ministeriali e regionali per significare il nostro punto di vista. Ma, oggi come allora, si è deciso di confermare la fermata”.
“Spiace accertare come l’unico vettore AV proveniente dallo Jonio si stia, lentamente, trasformando in un convoglio intercity. Con l’aggravio di allungamento dei tempi di percorso, al costo di un servizio veloce. Andrebbe anche appurato l’arcano motivo celato dietro la scelta dell’unica corsa jonica per fornire la quarta fermata a Maratea, piuttosto che una delle otto corse provenienti da Reggio Calabria. Senza escludere il fatto che logiche dettate da scriteriati centralismi ridurranno i posti a disposizione per gli utenti jonici, con grave nocumento per la fascia Sibarita e Crotoniate che, ribadiamo, ha nel freccia Sibari-Bolzano l’unico servizio di collegamento su ferro verso la Capitale”.
“Continua la politica dei due pesi e due misure e crediamo che gli effetti degli iniqui dettami, applicati dai vari centralismi, siano, ormai, sotto gli occhi di tutti. Ci si preoccupa di assegnare una ulteriore fermata al Freccia Sibari-Bolzano, ma nulla si dice sul precario servizio di collegamento regionale, in coincidenza, tra Crotone e Sibari”.
Provincia
Mormanno, un albero d’ulivo per ricordare Falcone e Borsellino
Nel giorno del trentesimo anniversario della strage di Capaci l’Istituto omnicomprensivo di Mormanno e l’amministrazione comunale hanno ricordato le stragi e rilanciato l’impegno contro la criminalità

Pubblicato
7 ore fail
24 Maggio 2022Scritto da
S.G.
MORMANNO (CS) – Istituzione pubblica, scuola, forze dell’ordine, società civile insieme nel giorno del trentesimo anniversario della strage di Capaci, in cui morirono Giovani Falcone e la sua scorta. Il primo vero attacco allo Stato da parte della mafia è stato ricordato dall’Amministrazione comunale di Mormanno, guidata dal sindaco Giuseppe Regina, e dall’istituto omnicomprensivo con la dirigente Annunziata Galizia, nel corso di una cerimonia nei pressi del plesso formativo della città del Pollino, al quale hanno partecipato anche le forze dell’ordine e la società civile.
«Fare memoria per non dimenticare e rilanciare, soprattutto con i giovanissimi che quel periodo non lo hanno vissuto, il tema dell’impegno e della legalità, del contrasto sano e perentorio ad ogni forma di criminalità organizzata che inquina il vivere civile, prova ad annidarsi nei centri del potere, soffoca l’imprenditoria sana, sconvolge la vita di intere famiglie, sfrutta i giovani, ammazza la speranza». Così il sindaco, Giuseppe Regina, intervenendo alla commemorazione di quella pagina dolorosa e terribile della storia del Paese.
Nel corso della cerimonia nei pressi della scuola di Mormanno è stato piantato anche un ulivo, simbolo di pace e speranza, sottolineando che il bene e il seme lasciato dal sacrificio di Giovanni Falcone prima, e Paolo Borsellino poi, e tanti altri fedeli servitori dello Stato, deve continuare ad essere alimentato nel solco di quella esperienza di giustizia e lotta convinta al malaffare e alle mafie.
Oggi che i fondi del Pnrr si presentano come una grande parentesi di ripartenza per il Paese dobbiamo «stare in guardia – ha concluso il sindaco Regina – alla pervasività della criminalità organizzata che proverà a fare bottino di queste risorse, utilizzandole per proprio tornaconto, mentre a noi tutti spetta il compito di vigilare e far si che queste risorse vadano spese a beneficio dei territori e delle comunità che le attendono per un futuro di rinascita dopo al triste parentesi del Covid».

Benessere animali: in arrivo pagamenti per 5 milioni e mezzo

Truffano un uomo di 100 anni residente in Calabria: 8 gli arresti

Cosenza, donna accoltellata nei pressi di piazza Valdesi

Sparatoria a Cantinella di Corigliano Rossano: ferito 33enne

Cosenza, indossa jeans strappati e la vicepreside li copre con lo scotch

La lettera – Partecipa ad un concorso pubblico ma a qualcuno arrivano le risposte

Le immagini dello squalo a riva, nel mare cristallino di Badolato

Orrore in casa, rinvenuti i cadaveri di fratello e sorella in avanzato stato di putrefazione

Omicidio nel Cosentino, 57enne freddato a colpi di pistola davanti casa

La tragedia di Serena e Victor, un grande amore strappato alla vita

Tragico incidente nei pressi di Camigliatello silano, muore giovane coppia

Montalto Uffugo: donna scomparsa, proseguono le ricerche

Acquisto gadget per 164mila euro, Occhiuto: “verso la revoca del decreto”

La Calabria in vetrina al Concours mondial de Bruxelles

Anpit Cosenza al convegno nazionale di Orvieto, Ambrogio: “PNRR banco di prova”

E’ calabrese la colonna sonora del Concours Mondial de Bruxelles

Lupi restano in B: De Lieto Vollaro e mister Bisoli in bici da San Francesco di Paola

Rende, al via il “Concours Mondial de Bruxelles”. 300 giudici voteranno i vini migliori
Di tendenza
-
Calabria 3 giorni fa
Tragico incidente sulla Statale 106, vittima una donna
-
Calabria 20 ore fa
Violento incidente sulla SS18: tre i feriti, uno è in gravi condizioni
-
Provincia 3 giorni fa
Incidente nel cosentino, sbanda l’auto con 4 giovani a bordo: grave il conducente
-
Calabria 1 giorno fa
Violento incidente sull’A2, scontro tra due furgoni: quattro i feriti
-
Area Urbana 4 ore fa
Rende: lancia la pistola dal finestrino e inizia una rocambolesca fuga, arrestato
-
Calabria 1 giorno fa
Imprenditori costretti a comprare la merce imposta dal clan, 5 arresti
-
Calabria 3 giorni fa
Operazione “All Ideas”: eseguiti sette ordini di carcerazione
-
Area Urbana 3 giorni fa
Lupi restano in B: De Lieto Vollaro e mister Bisoli in bici da San Francesco di Paola