CASTROVILLARI (CS) – Nella seconda delle tre udienze preliminari davanti al GUP di Castrovillari (la terza e forse ultima udienza si terrà lunedì 2′ settembre), Lelio Fabio Festa, che dovrà pronunciarsi sull’eventuale processo dell’ex fidanza del calciatore del Cosenza, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per la Internò, accusata di omicidio volontario. Il sostituto Luca Primiceri, che si è occupato dell’inchiesta dopo il trasferimento a Potenza di Facciolla, ha fatto la sua la requisitoria che il difensore della famiglia bergamini ha definito “formidabile” e ripercorso tutte le tappe di questa lunghissima vicenda. Il prossimo 20 settembre, invece, toccherà all’avvocato Angelo Pugliese, difensore di Isabella Internò, che all’uscita dell’udienza non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
“Sono franco e sincero, pensavo ad un processo suicida nel quale il PM non credesse ma lo facesse per questioni di opportunità Da parte del pm invece c’è stata tanta voglia di verità – ha detto Anselmo ai giornalisti. Abbiamo portato all’attenzione del giudice tutta una serie di questioni e le gravissimi negligenze compiute dopo la morte di Denis che hanno portato la famiglia ad una maratona di 30 anni. La difesa lamenta un processo mediatico, ma se non lo fosse stato non saremmo qui. La Internò dovrebbe fare mea culpa. Lunedì sarà ascoltata la difesa della signora Internò e poi vedremo di che morte dovremo morire. Ribadisco che non stiamo discutendo della colpevolezza o meno della signora Internò ma della sussistenza degli elementi per arrivare al processo. E c’erano anche prima dei provvedimenti di archiviazione discutibili”.
“Siamo qui con elementi solidissimi di scienza che si tenta di far passare come sperimentali quando tutti i cold case più recenti (Claps, Cucchi ma anche altri) sono stati risolti con la glocoforina. E poi c’è una cosa evidente: la glicoforina non può dare esito positivo artefatto dalla putrefazione, semmai darebbe esito negativo non positivo. Ci arriva chiunque, anche senza essere uno scienziata. La consulente della difesa, la ha condiviso ed accettato tutte le conclusioni dei periti e si è svegliata tardi. Le intercettazioni che la riguardano per noi sono pienamente valide, ma deciderà il giudice”.