LAINO BORGO (CS) – A Liano Borgo, dove perseguono gli scavi nel sito archeologico scoperto nel 2018, ad appena una ventina di centimetri di profondità è stata scoperta una vasca di un’abitazione di epoca lucana risalente al terzo oi quarto secolo a.C. che farebbe parte di un grande insediamento abitativo. Quella che gli archeologi, diretti dal Prof. Fabrizio Mollo, direttore scientifico del Museo naturalistico e paleontologico di Rotonda e dell’Università di Messina, hanno portato alla luce è un’opera di ingegneria idraulica molto importante e probabilmente connessa al culto delle acque che si lega al fiume Lao che scorre ai piedi della collina. Un vero e proprio gioiello archeologico quello di Laino Borgo, dove si pensa possa essere stata scoperta l’antica Laos, distrutta da un forte terremoto. L’antica città subcolonia di Sibari fondata dai Greci dopo che il sito costiero fu conquistato da Crotone nel 510. Un’area di circa 40 ettari che il Comune guidato dal sindaco Mariangelina Russo vuole restituire ai cittadini.
“Sapere di essere in presenza di un grande insediamento abitativo che rilancia la possibilità di far nascere a San Gada, nel comune di Laino Borgo, un sito archeologico di grande valenza per tutta la Valle del Mercure, è per noi motivo di grande soddisfazione. Ci complimentiamo con l’esecutivo guidato dal sindaco, Mariangelina Russo, per aver avuto la lungimiranza di accompagnare e credere nelle ricerche portate avanti dall’Università di Messina e dal professor Fabrizio Mollo”. Così il sindaco di Mormanno, Giuseppe Regina, e il vice, Paolo Pappaterra, a nome dell’amministrazione comunale di Mormanno, sono intervenuti dopo l’ufficializzazione della scoperta di un quartiere abitativo con preesistenza di età arcaica nel corso della seconda campagna di scavi sul sito di Laino Borgo. Ci lega alla comunità lainese – hanno continuato gli amministratori di Mormanno – non solo la vicinanza territoriale ma anche la condivisione di progetti di sviluppo, come quello del fagiolo poverello, che uniscono le comunità e il territorio in una visione d’insieme che deve fare rete per costruire potenzialità sostenibili di efficacia complessiva”. La scoperta di questa importante realtà abitativa «potenzia la possibilità di creare turismo culturale attorno ad un sito di alta valenza archeologica e scientifica che dovrà essere valorizzata nel miglior modo possibile per il bene di tutto il territorio del Parco nazionale del Pollino”.
“Un quartiere abitativo di un centro lucano del IV-III sec. a.C. con preesistenze di età arcaica è stato rinvenuto nel comune di Laino Borgo dove da qualche tempo opera la campagna scavi; nella località San Gada si pensa possa essere stata scoperta l’antica Laos distrutta da un forte terremoto, l’antica città subcolonia di Sibari fondata dai Greci dopo che il sito costiero fu conquistato da Crotone nel 510. Questa scoperta potrebbe aprire la strada ad un sito importantissimo per l’archeologia calabrese, offrendo ulteriore risalto alla Valle del Mercure. “ L’importante scoperta è motivo di soddisfazione anche per il vicino comune di Rotonda, hanno sottolineato il sindaco Rocco Bruno e l’assessore alla Cultura, Donatella Franzese, che questa mattina si sono recati sul posto per congratularsi con gli amministratori e con il prof Mollo. “ Le scoperte che interessano i comuni vicini, hanno sottolineato gli amministratori rotondesi, sono fonte di ricchezza per tutti i territori e naturalmente anche per Rotonda. Fare rete significa anche essere felici per ciò il circondario riesce a fare. La buona politica è anche farsi contaminare da tutto ciò che di buono i paesi vicini possiedono piuttosto che essere schiavi di un campanilismo che non produce nulla ma che addirittura impoverisce”.