COSENZA – Oramai non si contano più gli incendi che nell’ultima settimana stanno devastando la provincia di Cosenza. Roghi, spesso appiccati da mani criminali, che non risparmiano nessuna parte del territorio: dal mare alla montagna, dal Tirreno allo Jonio, decine di ettari di macchia mediterranea continuano a bruciare con i vigili del fuoco impegnati notte e giorno su più fronti con il supporto di mezzi aerei (ieri 9 gli interventi in tutta la Calabria).
Nelle ultime ore, in particolare dalla serata di ieri, due gli incedi che hanno destato maggiore preoccupazione, favoriti anche dal vento e dalla siccità. Ad Amantea, sul litorale Tirrenico cosentina, una vasta zona boschiva che sovrasta il centro storico è stata interessata dalle fiamme, che per tutta la notte hanno divorato senza sosta vegetazione e alberi. Il secondo incendio è divampato nel comune ad Acri, in particolare nella zona “Caccia”, con le fiamme altissime arrivate a ridosso della Strada statale 660 che ad un certo punto è stata chiusa al transito dalle forze dell’ordine perché troppo pericoloso per gli automobilisti in transito, mentre i vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per circoscrivere il fronte del fuoco.
Nel pomeriggio di ieri, invece, le fiamme avevano interessato una vasta area boschiva tra i comuni di Rovito e Zumpano, dove è stato necessario anche l’intervento di un Canadair, e più a nord in un tratto collinare tra i comuni di Torano e Tarsia.