DIAMANTE (CS) – Un programma ricco e articolato che vede l’arte protagonista, in diverse forme e in un susseguirsi di grandi artisti, di nuove e spettacolari opere d’arte e in un crescendo di live performance di street art, mostre, incontri e inediti progetti. Il festival animerà Diamante fino al mese di dicembre 2021.
Una parte sarà dedicata al restauro di alcune opere realizzate nell’81 e che a causa dell’azione del tempo stanno scomparendo, tra cui i murales di Kodra e di Eva Krump, mentre nuove stupefacenti opere di street art appariranno sulle pareti di antichi edifici, grazie al lavoro di artisti dal respiro internazionale come UNO e Riccardo Buonafede.
Muovendosi su 2 binari distinti e paralleli, che andranno ad arricchire il patrimonio muralistico della città calabra, Diamante Murales 40 si pone come un festival che persegue due obiettivi: da un lato prosegue con la valorizzazione del territorio attraverso la creazione di nuove opere d’arte urbana, coinvolgendo noti street artist del panorama di settore e aggiungendo prestigio alle opere esistenti. Dall’altro dà importanza alla conservazione tramite gli interventi di restauro effettuati su alcune delle opere dipinte nell’81 quando Nani Razetti, col supporto dell’allora sindaco Evasio Pascale, chiamò 81 artisti provenienti da tutto il mondo, per affrescare il centro storico e l’intero borgo di Diamante. Quando nacque, dunque, la “Città dei Murales”, il cosiddetto “paese dei nasi all’insù”.
Il 26 giugno il tour tra le opere
Tra le iniziative collaterali, il 26 giugno alle ore 18.00 sarà organizzato un Tour tra le opere che rendono unica Diamante, al termine del quale vi sarà l’inaugurazione/vernissage di due mostre: una è la retrospettiva dedicata ad Eva Krump (c/o la Torre del Semaforo) e l’altra è quella omaggio al precursore e “fondatore” della Città dei Murales, il pittore Nani Razetti (c/o il Museo DAC). Lo stesso giorno, alle 20.30, è prevista la conferenza stampa ufficiale di presentazione di Diamante Murales 40, al termine della quale il Presidente della Commissione Cultura del Senato, Riccardo Nencini, presenterà il suo nuovo libro “Solo”, a cura del giornalista Massimo Clausi.
Il quarantennale celebra dunque una tradizione tipica del territorio e insita nella cultura del luogo, iniziata da Razetti e proseguita nel corso degli anni da OSA – Operazione Street Art, il festival di arte urbana nato nel 2017 che ha portato a compimento un processo storico-artistico, rendendo la città di Diamante uno tra i borghi più dipinti d’Italia: con le sue oltre 330 opere murali presenti nel suo centro storico e non solo, il piccolo borgo adamantino può essere definito un vero e proprio museo a cielo aperto. «I murales – ha sottolineato il sindaco Ernesto Magorno – sono un patrimonio della nostra comunità, della regione e di tutto il paese, come ho avuto occasione di dire al Ministro Dario Franceschini che è stato invitato a Diamante ad essere presente alle iniziative del quarantennale».