PEDIVIGLIANO (CS) – “Lo scorso 30 marzo 2021 l’Istituto Scolastico di Pedivigliano ha ospitato la prima campagna vaccinale destinata, sulla base delle indicazioni del Piano Vaccinale Nazionale del 2 gennaio 2021, ai cittadini ultra ottantenni. Terminata la somministrazione ai soggetti convocati e aventi diritto alcune dosi in avanzo sarebbero state distribuite tra una peculiare platea di concittadini tra i quali, sembrerebbero risultare, amministratori comunali, dipendenti comunali e persone a loro ‘vicine’, scrive il Comitato liberi cittadini di Pedivigliano.
“Lo scorso 15 marzo 2021 – proseguono – il commissario straordinario per l’emergenza Covid Paolo Figliuolo ha apposto la sua firma all’ordinanza N°2/2021 della Presidenza del Consiglio, un’ordinanza destinata proprio a regolarizzare la somministrazione delle dosi avanzate di vaccino anti Covid. Riportiamo il testo contenuto nella suddetta ordinanza: ‘In sede di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione da SARS-CoV-2, richiamato in premessa, le dosi di vaccino eventualmente residue a fine giornata, siano eccezionalmente somministrate per ottimizzare l’impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l’ordine di priorità individuato dal Piano nazionale e le successive Raccomandazioni”.
“Chiediamo un chiarimento pubblico agli amministratori”
“Ebbene, alla luce di quanto scritto, – continua il comitato – chiediamo ai nostri amministratori un chiarimento pubblico circa le presunte anomalie che si sarebbero verificate nella distribuzioni delle dosi in avanzo. Quali sono stati i criteri seguiti per la somministrazione? È stato rispettato il chiaro e inequivocabile ordine di priorità individuato dalle Istituzioni Nazionali? La costituzione italiana riconosce la salute come un diritto fondamentale dell’individuo e della comunità. La definizione delle categorie prioritarie è stata effettuata su principi e valori di equità, reciprocità, legittimità e protezione della salute e del benessere. Quel che ci auguriamo – concludono – è che alla nostra legittima domanda faccia seguito una risposta chiara e trasparente, capace di fugare ogni dubbio sulle vicende sopra riportate”.
Le firme del ‘Comitato liberi cittadini’
Giuseppina Pascuzzo, Federica Bartolotta, Brasilino Costanzo, Jessica Pingitore, Vanessa Pingitore, Fernando Palazzo, Mario Palazzo, Maria Rosaria Bevacqua, Miriana Bevacqua, Nicola Di Domenico, Rossella Scalzo, Luigi Mansueto, Andrea Barbiero, Silvio Barbiero, Valentina Pingitore, Maria Teresa Sposato, Massimo Albanese, Simone Mansueto, Filomena Cappello, Gianluca Fiore, Guido Rotella, Davide Rotella, Sestino Aiello, Jacopo Barbiero
La risposta del sindaco
“Cari concittadini, chiamata in causa replico brevemente , per sgombrare il campo da fraintendimenti e polemiche strumentali e sterili. Alcuni ‘diligenti’ cittadini chiedono alla sottoscritta di spiegare i criteri seguiti per la distribuzione dei vaccini di martedì 30 marzo”. Così in una nota la replica del sindaco Antonella Leone.
“Premetto che la sottoscritta non è responsabile del centro vaccini. Il 30 marzo, avevo un impegno fuori sede , sono rientrata alle 15,30 a somministrazione dei vaccini dei soggetti delle liste già completata. L’unica responsabilità che mi attribuisco è quella di avere pagato di tasca propria materiali necessari per la somministrazione, perché avvertita telefonicamente di alcune mancanze nell’ambulatorio e di avere fatto tutto quanto era in mio potere per fare arrivare i vaccini in sede, per evitare che i nostri anziani dovessero recarsi a Bianchi o a Rogliano o prenotarsi sulla piattaforma sulla quale chissà e dove si sarebbero potuti vaccinare. Ottenuto il risultato il mio compito è terminato. Ne sono pienamente soddisfatta”.
Il sindaco Leone prosegue spiegando che “Il dr. Maragò che si è reso disponibile ad horas, ha svolto egregiamente e nel rispetto massimo delle regole, il suo compito, che era quello di vaccinare 67 anziani ottantenni che il sistema telematico, su richiesta delle ASP aveva individuato circa due mesi fa. Il Medico, resosi conto che avanzavano delle dosi (qualcuno mancava, altri a causa delle quarantene erano bloccati, altri avevano già fatto il vaccino perché fragili erano stati chiamati dagli ospedali), nella stessa mattinata ha chiesto ed ottenuto un elenco di 7/8 anziani con età inferiore ad 80 anni per inserirli al posto degli assenti. La seconda lista redatta dall’Ufficiale d’anagrafe è stata consegnata ed esaurita subito dopo la prima. Prima di recarsi ad eseguire i vaccini agli anziani a domicilio, tra i quali sono stati inseriti anche quelli della RSA che erano di competenza ASP, attesa la presenza ancora di qualche dose in esubero, il dr. Maragò si è preso la briga ed assunto il rischio di chiamare per chiedere se volessero essere vaccinati alcuni soggetti con patologie riconosciute, ma non gravi”.
“Lo ringrazio io, – prosegue il sindaco di Pedivigliano – visto che nessuno ha avuto il garbo ed il buonsenso di farlo, perché non era tenuto a chiamare più nessuno, perché il vaccino si fa su base volontaria, perché può comportare problemi ed invitare qualcuno ad averlo somministrato, senza che ne avesse fatto richiesta, senza un adeguato contesto di assistenza, comporta delle responsabilità che vanno molto al di là del compito del medico vaccinatore. Rientrato dalle somministrazioni domiciliari dopo una lunghissima , estenuante giornata avanzavano 3/4 dosi che per protocollo vanno somministrate alle persone che si trovano presenti, qualora lo vogliano. L’ultima è stata somministrata dietro insistenza a persona già prenotata in piattaforma , proprio per non buttarla, nelle sedi stabili si fanno le file per aspettare la fine delle somministrazioni ed avere inoculati i vaccini in esubero”.
“Protocollo eseguito a perfetta norma , ringrazio il dr Maragò per la professionalità, il rigore , la disponibilità dimostrata. Mi auguro che i “diligenti “ cittadini tutori della correttezza e delle norme, difensori della morale , abbiano pari senso civico di quello a cui hanno richiamato la sottoscritta, perché vorrà dire che da domani chi occupa case oltre il tempo concesso dalla normativa viene a consegnare le chiavi, chi ha avuto concessioni, onori i pagamenti, chi svolge attività paghi i relativi oneri, e così via, perché mi trovano pienamente d’accordo che una comunità impone rettitudine e rigore, sempre e comunque”.
“Martedì mattina alle 11 sono in comune – conclude la nota – per chiunque voglia ulteriori chiarimenti , su questa vicenda o su qualsiasi altra, pronta ad applicare com’ è giusto che sia, ogni rigido protocollo di legge, per ogni singolo cittadino”.