Per impedire l’ingresso nell’area che poco meno di un anno fa ha portato alla morte di 10 persone, il Sindaco Alessandro Tocci ha emanato, in corrispondenza del periodo di massima affluenza turistica nel borgo, ovvero luglio e agosto, misure più restrittive finalizzate all’impedimento fisico d’accesso alle gole del Raganello
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CIVITA (CS) – Controlli rafforzati nel Comune di Civita per impedire l’accesso alle Gole del torrente Raganello, teatro il 20 agosto dello scorso anno della terribile tragedia che costò la vita a 10 persone (nove escursionisti e una guida) travolti da un’improvvisa ondata di piena.
A disporlo è un’ordinanza del sindaco di Civita Alessandro Tocci emanata in corrispondenza del periodo (luglio e agosto) di massima affluenza turistica nel borgo. L’ordinanza prevede “misure più restrittive finalizzate all’impedimento fisico di accesso alle gole del Raganello nei punti di ingresso presenti nel comune di Civita”. In particolare si autorizza “il divieto di accesso riguarda il tratto che va dal “Ponte del Diavolo” alla località “Pietra Ponte”, già oggetto di sequestro da parte della Procura di Castrovillari”. Il sindaco dispone anche che sia posta “una fune in acciaio a sostegno della rete da cantiere di colore rosso, da apporre all’ingresso delle Gole dal Ponte del Diavolo a salire nonché all’innesto del sentiero presso l’Ostello della Gioventù, che venga intensificata la segnaletica verticale, mediante l’informativa sui citati divieti già dall’ingresso dei sentieri di accesso alle Gole del Raganello, che i richiamati divieti e impedimenti vengano estesi anche al ponte d’Ilice“. Il provvedimento è stato inviato al Prefetto e al Questore di Cosenza, al commissariato Ps di Castrovillari, al comando stazione carabinieri, al raggruppamento dei carabinieri Parco del Pollino e ai sindaci di Francavilla Marittima, Cerchiara di Calabria e San Lorenzo Bellizzi.