Antonio Arcuri è stato ritrovato morto nella sua casa di Paola. Gli investigatori devono capire se si tratti di omicidio o suicidio. Non è stato trovato nessun biglietto di addio
PAOLA (CS) – Non sono certe ancora le cause della morte di Antonio Arcuri, 41 anni, professore di musica, morto nel tardo pomeriggio di oggi a Paola, all’interno della sua abitazione posta su due livelli. Le gocce di sangue tracciavano una linea per le scale fino al luogo in cui giaceva sul pavimento senza vita. Le coltellate inferte tutte al petto sembra non fossero profonde. Il 41enne originario di Sant’Agata d’Esaro viveva a Paola e conviveva con una compagna; insegnava musica alle scuole medie di Cetraro.
Nell’immediatezza lo scenario presentatosi agli investigatori della polizia di Stato faceva supporre un omicidio. Ma per il tipo di coltellate inferte, le ferite ai polsi e la gola tagliata sembra che indirizzi al suicidio. Ma al momento non è stato rintracciato alcun biglietto che possa far pensare al suicidio. Figlio unico ha conseguito presso il Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza i diplomi in Clarinetto e in Strumentazione per Banda. Da indiscrezioni sembra che da tempo soffrisse di depressione e fosse in cura da uno psicologo
Sul posto la scientifica ha repertato elementi utili a capire se si tratti di omicidio o suicidio. Sembra che la salma sia stata trasferita da Paola a Cosenza per essere sottoposta ad autopsia. In queste ore i detective sono all’opera sentendo a sommarie informazioni la compagna e le persone a lui vicine. La Procura di Paola diretta da Procuratore Bruni ha aperto un fascicolo d’indagine.
NOTA DI PRECISAZIONE DELLA FAMIGLIA DEL PROFESSORE ANTONIO ARCURI IN RIFERIMENTO AD ARTICOLO DI “QUICOSENZA.IT” DI GIORNO 6/12/ 2018. “PAOLA, 23 COLTELLATE E LA GOLA TAGLIATA. TROVATO MORTO UN PROFESSORE”.
Riceviamo e pubblichiamo
La famiglia a tutela della vita privata del proprio congiunto, intende formulare alcune precisazioni, nel rispetto del dolore vissuto di queste ore.
1) In un passaggio dell’articolo si legge testualmente: “Il 41 enne originario di Sant’Agata d’Esaro viveva a Paola e conviveva con una compagna; insegnava musica nelle scuole medie di Cetraro”.
A tal proposito, si informa che il nostro congiunto Antonio Arcuri, non conviveva nella sua abitazione con alcuna compagna, in quanto fino al momento del suo decesso dimorava da solo, non risultando avere nessuna relazione sentimentale.
2) In un’altra parte del testo, inoltre, viene riportato, sempre in relazione a Antonio Arcuri, che “da indiscrezioni sembra che da tempo soffrisse di depressione e fosse in cura da uno psicologo”.
Anche in questo, caso quanto scritto non corrisponde a verità, in quanto lo stesso non era affetto da depressione, e dunque non era in terapia da nessuno psicologo.
A fronte di tali precisazioni, la famiglia di Antonio Arcuri, richiamandosi alle norme di legge che regolano le smentite e rettifiche di articoli giornalistici, chiede alla vostra testata innanzitutto rispetto per il nostro dolore, causato da questa grande perdita, e inoltre chiede di riportare queste note di comunicazione, al fine di ristabilire sulla vicenda una corretta informazione.