ORSOMARSO (CS) – Non si possono tagliare 500 alberi in poco più di 5 chilometri lungo il corso del fiume Argentino.
L’alveo fu già disboscato con lo stesso pretesto tra il 2003 ed il 2005 non dal Comune ma dal privato che aveva ottenuto regolare permesso dalla Forestale. Il fiume nel suo percorso incontra solo tre ponti di costruzione artigianale. Il torrente Portalaterra che negli anni 60 fu canalizzato con un ponte galleria all’ingresso del Paese è un pericolo per gli abitanti di Orsomarso specialmente quelli che hanno costruito abitazioni (permessi precedenti di costruzione, diniego da parte mia ad insediamenti lungo il suo percorso, poi realizzati successivamente). Soprattutto sul suo innesto con il fiume Argentino che se in forte piena rigurgiterebbe su questo torrente, impedendogli di smaltire la propria acqua. Ricordo benissimo che fatti due conti questo torrente sarebbe tracimato dal ponticello più a valle e pertanto chiesi al Consorzio di pulire la sede del l’alveo.
Ora vorrei spendere due parole sui boschi di Acri, il taglio di quegli alberi non è altro che un sistema non autorizzato, ma che dire del disboscamento che si sta operando all’interno di quei monti a favore delle due centrali (Biomassa Marcegaglia) della provincia di Crotone? Per più di un anno ho viaggiato sulla SS107 incontrando ogni mattina da 5 a 10 autotreni di tronchi d’albero dal diametro non inferiore a 40cm, tronchi destinati alle centrali. Come al solito noi Italiani troviamo sempre come aggirare il problema, Solo in Sicilia ho trovato una cosa ben fatta e cioè la Forestale ha piantato centinaia di ettari di Eucalipto (ad Enna) e ora con questi alberi alimentano una centrale a Biomassa da 20MW ed un’altra in costruzione, sta di fatto che oggi la quantità di questo combustibile è stimata per 20 anni e già si stanno piantando nuovi alberi che saranno pronti fra venti anni. In questo modo lavorano decine e decine di persone senza che il patrimonio boschivo venga intaccato.
Bussetti Lanfranco ex Sindaco di Orsomarso