ROSSANO (CS) – E’ ancora mistero sulla ventilata impugnazione del decreto da parte della Regione Calabria.
Preoccupati dalle ripercussioni che il provvedimento potrebbe avere sulle trivellazioni nel mar Jonio, cui iter autorizzativo sarebbe stato semplificato a tutto vantaggio delle multinazionali del petrolio, scrivono al neopresidente Oliverio. Chiedono un incontro per discutere dello Sblocca Italia ed avere aggiornamenti in merito. “Avendo fatto ufficiale richiesta con posta PEC – scrivono in una nota – in data 17/11/2014 di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge di conversione del Decreto “Sblocca Italia” per incostituzionalità, in particolare in riferimento agli articoli 35, 37 e 38; avendo appreso dalla stampa in data 19/11/2014 che la uscente Presidente f.f. Antonella Stasi avrebbe avviato le procedure per impugnare lo stesso decreto davanti alla Corte Costituzionale, ma non avendo avuto alcun riscontro in merito; avendo notizia che un numero crescente di comuni italiani hanno già deliberato contro il decreto chiedendo alle rispettive Giunte Regionali di impugnarlo; chiedono al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio di essere ricevuti in delegazione per essere informati sull’iter di avvio del procedimento e contestualmente avviare un confronto per portare a compimento il processo impugnativo”.
A sottoscrivere l’istanza le associazioni: Fabbrikando l’Avvenire Tavolo Tecnico di Tutela Ambientale Coordinamento NO Rigass – Calabria San Ferdinando in Movimento Comitato “La Piana di Gioia Tauro ci mette la faccia” SOS Mediterraneo Coordinamento Associazioni Area grecanica – NO CARBONE Sindacato Unitario Lavoratori (SUL) Unione Mediterranea Comitato “No alla centrale a biomasse di Sorbo San Basile” Forum Ambientalista-Calabria WWF Calabria ALBA Ciufer Unione Sindacale di Base (USB) Legambiente – Calabria Associazione Città Aperta (Vibo Valentia).